La Polizia di Stato di Como, nella giornata di ieri, ha denunciato in stato libertà un 58enne lecchese, pregiudicato, per furto e sanzionato ai sensi della Legge del 14 agosto 2020 n. 113 (che ha rafforzato la tutela della sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie.
Tutto si è verificato dalla tarda mattinata all’ospedale Sant’Anna quando i poliziotti del Posto Fisso di Polizia dell’ospedale sono stati allertati dal personale sanitario in servizio: un uomo sostava all’interno del pronto soccorso e aveva iniziato ad insultare pesantemente un medico.
Gli agenti intervenuti hanno identificato il 58enne e lo hanno sanzionato (il verbale di contestazione della legge 113 implica per il trasgressore una sanzione che varia da un minimo di 1.000 euro ad un massimo di 5.000 euro se, a seguito delle offese si verificano anche le minacce).
Pochi istanti dopo sempre gli agenti del Posto di Polizia hanno ricevuto la denuncia di un dipendente dell’ospedale che lamentava il furto del casco da bici domenica 5 gennaio. Così visionando le videocamere del circuito interno dell’ospedale, gli agenti hanno trovato nuovamente il nel 58enne di Lecco: l’uomo è stato ripreso mentre rovistando nelle borse laterali della bici, si impossessava del caschetto, nascondendolo poi in uno zaino.
Come detto era passato pochissimo e il lecchese era ancora in ospedale così è stato subito ricondotto negli uffici di polizia, dove questa volta, raccolti tutti gli elementi a suo carico, è stato denunciato in stato di libertà per il furto. La sua posizione è inoltre al vaglio degli esperti della Divisione Anticrimine di Como che stileranno una dettagliata relazione tecnica da sottoporre al Questore per ulteriori provvedimenti amministrativi.
Evidenziano dalla questura: “L’intervento di ieri è il frutto della sensibilizzazione voluta dal Questore di Como Marco Calì in materia di sicurezza e rispetto delle regole all’interno degli ospedali, disposizioni che necessitano di un’attenzione costante e capillare dei poliziotti del posto di polizia che operano in tale contesto e alle volanti che solitamente intervengono in orari notturni, volendo inoltre incidere su tutti quegli aspetti che le normative amministrative vigenti permettono di attuare, nei confronti di chi vìola la legge o compromette il regolare svolgimento del delicato e importantissimo servizio svolto dal personale medico sanitario”.