La Polizia di Stato, ieri pomeriggio, ha arrestato per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, il gambiano 23enne protagonista in queste ultime settimane di una serie di reati contro la persona (per esempio in questo caso quando aveva iniziato a prendere a sprangate i passanti ai giardini a lago)
Una pattuglia ha rintracciato il 23enne in città ben sapendo che lo stesso non avrebbe dovuto trovarsi sul territorio dello Stato italiano in quanto destinatario dell’Ordine del Questore ad uscire entro sette giorni dalla notifica, gli agenti lo hanno accompagnato in Questura per avviare le procedure necessarie al suo trasferimento presso un CPR.
Dopo varie difficoltà, dovute al rifiuto di sottoporsi al fotosegnalamento, il 23enne è stato identificato e accompagnato all’ospedale Sant’Anna per essere visitato, si tratta di una prassi obbligatoria per essere accettato nei Centri per i Rimpatri.
Una volta arrivati al pronto soccorso però, mentre veniva fatto scendere dall’auto il gambiano ha tentato di scappare sferrando un pugno in faccia all’agente che lo stava accompagnando, provocandogli un ematoma al sopracciglio. L’intervento del secondo agente ha evitato la fuga ma non la violenza, infatti il 23enne ha iniziato a sferrare calci, pugni e morsi nei confronti dei poliziotti che nella colluttazione hanno riportato ferite ritenute guaribili i 3 e 5 giorni.
Riportato nuovamente in Questura, il 23enne è stato arrestato per resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale ed è stato avvertito il Pm. di turno che ne ha disposto l’accompagnamento al carcere del Bassone in attesa del processo per direttissima fissato per oggi.
9 Commenti
Mandatelo in carcere in Gambia a calci nel sedere!
La storia dell’intimazione a lasciare l’Italia entro 7 giorni è ridicola: invece del foglio di via, a questi clandestini, va inserito un micro chip in un punto del corpo dal quale non è possibile rimuoverlo, in modo che, se riprovassero a tornare sarebbero facilmente individuabili, poi caricati su un qualsiasi mezzo di trasporto e rimandato al loro paese. Se non si comincia a fare pulizia, (una seria pulizia) sarà sempre peggio!
Sono d’accordo con Daniele, botte per fargli passare la voglia e rispedirlo con tutta la sua “compagnia” di fanca …..al paesello! Mica dobbiamo mantenere anche questo in carcere altro che buttar via la chiave…
Un bel charter e via!
Questa cosa che vengono condannati “ a lasciare il territorio nazionale entro sette giorni “ e ci si aspetta che lo facciano di loro spontanea volontà ( dal momento che di rimpatri forzosi non se ne parla…) è assolutamente ridicola
Ma come? Mi vuoi dire che forse tenerli qui fa comodo a chi alle prossime elezioni prometterà di cacciarli e gli permetterà di avere una valanga di voti dagli analfabeti come te?
Sono sinceramente stupito.
Ma ancora? Quand’è che lo saccagnano e lo rispediscono al Gambia con la posta espressa?
Mai. Dovete votare fratelli d’Italia con più forza, tracciare la x con veemenza. Entrare nel seggio gridando voterò fdi. Uscire urlando ho votato fdi.
E vedrete che poi magicamente gli immigrati spariranno.
Buttate la chiave…
Sarà abbastanza per poterlo mandare al suo paese?