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Erba, inaccettabili e vili minacce anarchiche ai giovani: “Lo Snodo brucia”. Solidarietà bipartisan

Minacce pesantissime, ovviamente anonime e pertanto anche vili, contro i ragazzi dello Snodo associazione di Erba che da tempo si è resa protagonista di una rivitalizzazione culturale e sociale della cittadina comasca. Tra le molte iniziative di questo bellissimo manipolo di giovani il ripristino del decoro cancellando scritte e vandalismi dai muri. Il prossimo intervento annunciato per il fine settimana era per i muri di via Turati imbrattati con scritte anarchiche (o presunte tali). Tanto è bastato perché comparisse una chiara minaccia: “Giù le mani dalle scritte o lo Snodo brucia”

Ebbene oggi Simone Pelucchi, presidente del sodalizio, racconta: ”

L’Associazione Lo Snodo, nel fine settimana, ha in programma la pulizia dei muri di via Turati dalle scritte Anarchiche. Questa mattina la città di Erba si è svegliata con nuove scritte anarchiche e una minaccia verso il nostro intervento civico e contro la nostra Associazione. Siamo convinti che il dissenso e la possibilità di manifestarlo siano la base di una democrazia sana, tuttavia imbrattare edifici e minacciare in modo anonimo è un atto non accettabile che genera degrado e odio nella città. Siamo disponibili al confronto pacifico con chiunque e confermiamo il nostro intervento per domani, sabato 15 giugno. Chiunque crea che la democrazia sia partecipazione a volto scoperto, a prescindere dalle idee di ognuno, può unirsi a noi.

All’associazione e ai ragazzi la massima vicinanza e solidarietà di ComoZero.

In queste ore la solidarietà è stata bipartisan:

“Condanno con fermezza le minacce anonime e vili rivolte all’associazione Lo Snodo di Erba, impegnata in questi giorni nel ripristino del decoro cittadino cancellando scritte vandaliche. Nella settimana in cui commemoriamo Giacomo Matteotti nel centenario del suo assassinio per vile mano fascista, dover assistere a questi atti intimidatori è inaccettabile – dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Angelo Orsenigo – Solo i vigliacchi possono essere responsabili di tali atti a volto coperto che mirano a scoraggiare l’impegno civico nella comunità e il lavoro encomiabile dei giovani dell’associazione. Esprimo la mia totale solidarietà e sostegno a Lo Snodo e ai suoi membri, incoraggiandoli a proseguire nella loro azione di pulizia e invitando tutta la comunità a unirsi a loro in questo gesto di civiltà. Non ci lasceremo intimidire in alcun modo da questi atti violenti e antidemocratici”.

“La Città di Erba è stata purtroppo nuovamente colpita da gravi atti di matrice anarchica con scritte che sono apparse questa notte nel centro cittadino. Questo raid, che segue una serie di simili episodi anche con le note minacce di morte nei miei confronti, rappresenta un attacco diretto non solo al decoro urbano, ma anche ai valori condivisi dello Stato, delle Forze dell’Ordine e della Chiesa Cattolica che sono propri della nostra comunità erbese.
Oltre a condannare fermamente quanto accaduto, questa mattina ho sentito telefonicamente il Prefetto di Como e il Comandante provinciale dei Carabinieri che stanno lavorando con grande professionalità al caso e ho avuto un colloquio con i miei legali per ulteriori valutazioni rispetto alle denunce già depositate.
La mia solidarietà agli erbesi colpiti dal raid e nei confronti di tutti coloro che sono stati insultati e gravemente minacciati, ora e in passato, da questi criminali anarchici che sui nostri muri hanno rappresentato dissenso anche contro la Proposta di Legge della Lega, di cui sono primo firmatario alla Camera dei Deputati, per la reintroduzione del servizio civile e militare in Italia.
Una cosa è certa: nessuno di questi delinquenti anarchici resterà impunito. Li aspetto in Tribunale dove saranno chiamati a pagare un conto salato di fronte alla Giustizia per quanto fatto”.
Lo dichiara il deputato e capogruppo erbese della Lega Eugenio Zoffili, Vice Coordinatore regionale della Lega in Lombardia.
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Un commento

  1. Erba è allo sbando… pure la stazione, dove più volte a settimana – da anni – viene imbrattato il treno fermo in sosta notturna al binario estremo della stazione, lato opposto.

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