Ottomila metri cubi di terreno contaminato da portare via, per la maggior parte dall’amianto sotterrato nell’area. E’ questo che dovrà fare il raggruppamento d’impresa composto dalle società Eco.Ste.Ma, con sede a Villasor (CA), e Ecoserdiana, con sede a Cagliari, che ha vinto la gara d’appalto indetta dal Comune con un ribasso del 27% sull’importo posto a base di gara di 4.111.331,67 euro e alla quale avevano partecipano in totale sette aziende.
Un cantiere di 15 mesi che dovrebbe partire, secondo quanto annunciato questa mattina dall’assessore all’Ambiente Marco Galli, nei primi mesi del 2021.
All’interno dell’area gli operatori dovranno scavare, estrarre le sostanze e il terreno contaminato, sigillarli e caricarli sui camion che partiranno alla volta della Sardegna, dove è stata individuata una speciale discarica dove smaltire questo tipo di rifiuti tossici.
Gli scavi andranno in profondità nel terreno, fino a 2 metri, per assicurarsi che tutto quanto è presente venga rimosso.
“Tra le ferite che segnano la città é una delle più datate e importanti – ha commentato il sindaco Mario Landriscina – quello di oggi è un altro passo importante dopo la fine del contenzioso economico tra le parti che si era creato con Multi. E’ un passo per restituire alla comunità una parte della città dal valore storico importante, per ciò che quell’area ha rappresentato per l’economia di Como. Finalmente libera per il futuro da ogni possibilità di inficiarne le prospettive. Andiamo a ripulire una terra piena di veleni e poi non ci saranno più scuse per non affrontare il futuro di quell’area”.
“Una volta ripulita di quell’area si potrà fare ciò che si vuole – ha aggiunto Galli – Ci riferiamo al tratteggiato rosso vicino alla Santarella. Erano 7 le società che si sono presentate alla gara d’appalto e il lavoro degli uffici per verificare le proposte arrivate è stato molto lungo ma alla fine abbiamo individuato questa società italiana e speriamo di iniziare presto”.
“Bisogna sottolineare il valore economico complessivo di oltre 5milioni di euro, una cifra che la città si accolla ma che ci dà una prospettiva – ha sottolineato Landriscina – Vogliamo che li si possa realizzare qualsiasi cosa. Avremmo potuto congelare quella zona ma non ci é sembrato giusto. Non volevamo tenere in pancia quella limitazione, non avremmo tenuto un comportamento da buon padre di famiglia”.
Nel frattempo il Comune aveva annunciato mesi fa la creazione di un parcheggio temporaneo da 70 posti auto di fronte alla Questura. “Ci stiamo lavorando e non appena avremo capito di quanto spazio avrà bisogno il cantiere della bonifica valuteremo se anche un’altra area sarà utilizzabile per un parcheggio temporaneo. Tutto però deve essere low cost”.
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Un commento
Siamo alla follia pura trasportare 8000 metri cubi di terra in Sardegna,????? ma non ci sono altre cave nelle vicinanze, o fate uno scavo di 20 metri e poi coprite il tutto. Non buttate altri soldi pubblici nel calderone..(.per non dire nel cesso ).