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Incendio alla Nuova Lario, l’azienda: “Autocombustione, nessun pericolo per la salute. Ecco perché le esplosioni”

Ieri sera abbiamo dato conto dell’incendio che ha investito la Nuova Lario di Albese con Cassano, azienda specializzata nello smaltimento rifiuti speciali, pericolosi e non.

Incendio alla ditta Nuova Lario di Albese con Cassano: in fiamme anche rifiuti speciali

Oggi, con una nota, l’impresa racconta come sono stati ricostruiti i fatti.

Riportiamo integralmente:

I violenti temporali di oggi pomeriggio (domenica, 25 luglio, Ndr) sono sembrati voler cancellare subito e superare in fretta le conseguenze dell’incendio scoppiato sabato sera all’interno di un capannone della Nuova Lario, la società che si occupa di recupero e smaltimento rifiuti da attività produttive.

All’indomani dell’incendio la situazione in azienda è tutta sotto controllo con il personale impegnato a ripristinare le condizioni di normalità. Anche il capannone di cernita, dove erano ammassate tonnellate di rifiuti, dove si è sviluppato l’incendio è in buone condizioni poiché le fiamme non ne hanno intaccato la struttura e la solidità, anche se per avere tutte le garanzie, saranno eseguiti controlli anche oggi, alla ripresa dell’attività.

La società, pur nel momento dell’emergenza, si è subito attivata per fornire informazioni e rassicurazioni alle Amministrazioni comunali del territorio e alle popolazioni vicine. L’azienda, che si trova nella zona industriale, ha voluto già ieri comunicare ai sindaci di Albese con Cassano, Tavernerio e Montorfano che la situazione è totalmente sotto controllo e che non vi sono preoccupazioni per la salute pubblica determinate dall’incendio.

Nel messaggio alle Amministrazione la società fa riferimento ai controlli eseguiti nell’immediatezza dell’incendio, nel corso delle operazioni di spegnimento e dopo da parte dei Vigili del Fuoco, dell’Ats e dell’Arpa.

In sostanza emergono circostanze più che rassicuranti: si era in “sostanziale assenza di vento” (per cui la colonna di fumo si è notata da distanza, ma non si è propagata nei territori circostanti); che le “verifiche strumentali eseguite all’interno del reparto interessato dall’incendio non hanno rilevato concentrazioni significate di inquinanti”; infine, che l’azienda è dotate di vasche di prima pioggia, subito attivate e ciò esclude la possibilità di versamenti di liquidi nei terreni.

Ma che cosa ha innescato l’incendio? In base alle risultanze si escludono cause esterne perché l’azienda è protetta da sistemi di sicurezza che non hanno segnalato alcuna infrazione; né sono state rinvenute tracce di azioni dolose. La causa viene indicata nell’autocombustione di alcune parti del materiale depositato nel capannone di cernita.

La Nuova Lario ha le certificazioni di sicurezza e risponde a tutti i protocolli della ISO14001:2015 e quindi il capannone era sorvegliato all’interno da termocamere che hanno fatto scattare l’allarme quando la temperatura ha superato la soglia di normalità. Sono subito scattati i controlli ma il principio di incendio non si è potuto contenere e la combustione è proseguita per ore nonostante l’azione dei Vigili del Fuoco. A bruciare sono stati materiali assimilabili ai rifiuti urbani e quindi si escludono pericoli per la salute pubblica.

Alcuni testimoni riferiscono di aver udito quattro rapide esplosioni prima di avvistare la colonna di fumo. Una possibile spiegazione è che la temperatura raggiunta all’interno del capannone mentre si sviluppava l’incendio ha fatto implodere le coperture dei quattro lucernari del capannone e dunque è molto probabile che i quattro boati sentiti siano stati corrispondenti al cedimento delle quattro lastre.

La Nuova Lario non si ferma e, anzi, annuncia di tornare operativa già da oggi, lunedì. L’azienda ha sempre prestato grande attenzione alle questioni ambientali e della sicurezza e, pur in questa imprevedibile emergenza, tutti i protocolli adottati si sono dimostrati efficaci.

Un’avversità che l’azienda conta di poter superare rapidamente mettendosi al lavoro già da oggi per rispondere alle esigenze dei clienti e parnters.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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