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Ubriaco ai giardini a lago, aggredisce soccorritori e carabinieri. Fermato col taser. Molteni (Lega): “Strumento straordinario”

“A Como, il Taser si conferma, ancora una volta, un mezzo straordinario per tutelare la sicurezza di agenti e cittadini. Continueremo a lavorare affinché la pistola a impulsi elettrici possa essere estesa a quanti più operatori di pubblica sicurezza possibile, compresi gli agenti della Polizia penitenziaria, e diventi operativo anche per la polizia locale, come già previsto grazie ai decreti sicurezza di Salvini”.

Così il deputato della Lega e Sottosegretario all’Interno Nicola Molteni commentando l’arresto di domenica sera a Como. Un 28enne di passaporto marocchino è stato fermato appunto grazie al taser vicino ai giardini a lago mentre molestava, ubriaco, i passanti. Secondo le ricostruzioni il giovane, sempre più molesto all’arrivo delle forze dell’ordine e del 118, ha colpito alla testa un soccorritore e ha cercato di aggredire i carabinieri, quindi è stato bloccato e portato in ospedale al Sant’Anna.

“Introdotto con un emendamento nel 2014, sperimentato nel 2018 con il Ministro Salvini e reso finalmente operativo il 14 marzo di quest’anno, il taser, di cui ho seguito l’introduzione sin dall’inizio, sta dando risultati straordinari in termini di sicurezza e deterrenza. Sono orgoglioso di ciò che stiamo ottenendo”, conclude.

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4 Commenti

  1. Invece che al sant’Anna al bassone lo dovevano portare, un paio di scariche e la cioca gli passava. La prossima volta che beveva imparava a stare al mondo.
    Logicamente se è clandestino la prossima cioca la prendeva a casa sua

  2. Cos’è il populismo? Questo è un esempio. Il Sottosegretario al Ministero Interni, non uno qualsiasi, commenta il fermo di un giovane ubriaco grazie al Taser. Molte persone, molti futuri elettori, sono infastiditi nel vedere le escandescenze degli ubriachi e sono soddisfatti nel vederli immobilizzati da uno strumento tecnologico in dotazione alle Forze dell’Ordine. Tre mesi fa il Sottosegretario al Ministero degli Interni, non uno qualsiasi ma un onorevole eletto nel comasco, non ha chiamato la stampa, non ha organizzato convegni, non si è scaldato molto nel commentare l’eccellente operazione della Guardia di Finanza che ha scoperto infiltrazioni dell’ndrangheta in una azienda della Provincia di Como. Problema che nessuno vede e che non dà fastidio a chi passa per strada ma che rischia di impoverire la nostra collettività e renderla succube del potere criminale. Questo è il limite del populismo. La priorità a ciò che è poco pericoloso ma che la gente vede rispetto a quello che è molto più pericoloso ma che la gente non vede.

  3. Il problema è che di questa gente dobbiamo liberarsi subito e definitivamente anche se il problema sta a monte e la responsabilità ricade tutta sul PD, M5S e Lamorgese. In ogni caso chi dimostra chiaramente di non integrarsi, chi commette reati o pratica violenza dovrebbe essere cacciato dall’U.E. con un semplice “ordine di Polizia” o al massimo dal Prefetto. I tribunali hanno altre cose più serie di cui occuparsi.

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