Il successo editoriale di Stanze di Cinema prosegue. In questi giorni infatti è stata pubblicata la seconda monografia dedicata a grandi registi contemporanei a firma di Marco Albanese. Così il critico cinematografico comasco, dopo aver raccontato per la prima volta in Italia il regista di “Parasite” Bong Joon-ho, si è dedicato a quello di “Arrival” e “Blade Runner 2049”, il canadese Denis Villeneuve, oggi trionfante in sala con il remake di Dune.
“Il primo volume (uscito a giugno, Ndr) è andato bene e sta ancora girando moltissimo – commenta l’autore comasco – Siamo riusciti anche a farne avere una copia a Bong Joon-ho mentre si trovava alla Mostra del Cinema di Venezia: ci ha ringraziato con una mail per il libro e ci ha dato appuntamento al prossimo festival”.
Ora però l’attenzione è tutta per “Denis Villeneuve. Incendi”, il titolo del secondo volume della trilogia di Albanese che si concluderà a Natale con l’uscita del terzo libro.
“Villeneuve è un regista molto interessante in primo luogo perché è un canadese francofono e nelle sue opere porta con sé la sua cultura – ci spiega Albanese – Inoltre il suo percorso è stato singolare. Ha iniziato negli anni Novanta con delle produzioni indipendenti, poi si è fermato per dieci anni perché non era soddisfatto del suo percorso fino al 2009 quando è iniziata la sua ascesa negli Stati Uniti”. Sono di Villeneuve il melò mediorientale “La donna che canta” e il thriller tratto dal romanzo di Saramago “Enemy”, ma anche grandi produzioni come “Prisoners” e “Sicario”, fino alla fantascienza adulta quali “Arrival”, “Blade Runner 2049” e “Dune”. E c’è un’altra curiosità che Albanese svela. “In sei dei dieci film di Villeneuve la protagonista è una donna. E anche negli altri quattro, Dune compreso, i personaggi femminili sono particolarmente interessanti – sottolinea – Anche in questo il suo percorso è particolarmente originale. E necessario”.
Il libro è disponibile su Amazon, sia in versione cartacea, sia in versione e-book.