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Cultura e Spettacolo

A Villa Bernasconi: la “voce” del legno, quando il legno interpreta la musica

Anche il legno racconterà le proprie storie a Villa Bernasconi, affascinando i visitatori della storica dimora liberty cernobbiese.

Venerdì 20 luglio, a partire dalle ore 21.00, verrà infatti presentata la nuova installazione interattiva “La Voce del Legno”, progetto che nasce e si sviluppa grazie al bando MEET giovani, turismo e innovazione promosso dal Piano Territoriale per le politiche giovanili dell’Amministrazione Provinciale di Como finanziato da Regione Lombardia.

Un’installazione particolare, dal design ispirato alle linee curve e morbide dello stile liberty, realizzata con legno di Stradivari, l’abete della Val di Fiemme, tagliato “di quarto” ovvero lavorato secondo una peculiare tipologia di taglio peraltro usata in liuteria in quanto garantisce migliori qualità sonore. Altra caratteristica del legno della val di Fiemme è che le proprie qualità sonore si evolvono col trascorrere del tempo. Ovvero il suono diffuso varia non solo in funzione della tipologia della musica ma dal numero di ore in cui viene riprodotta. A rendere ancora più unica l’esperienza fornita dall’installazione “La Voce del Legno” è che, a differenza dei diffusori tradizionali, questa prevede che tutta la superficie del diffusore vibri, mettendo in movimento l’aria, e rendendo così la percezione del suono più ricca, simile a quella offerta da uno strumento musicale.

«Il legno di Stradivari, l’abete della val di Fiemme, cresce sulle Dolomiti del Trentino Alto Adige ed ha proprietà sonore superiori grazie alle particolari condizioni climatiche della zona – sottolineano Nadir Bertolasi ed Isaia Piazzoli, i due “creatori” de “La voce del legno” -. Antonio Stradivari utilizzava proprio questa essenza per costruire i suoi celebri violini. Grazie alle nostre ricerche abbiamo realizzato diffusori che emettono suoni variabili a seconda della musica riprodotta: una cosa impossibile salvo il caso non si utilizzi un materiale vivo. Ed è questo il nostro caso con il legno massello. Ma le nostre ricerche hanno riguardato anche i collanti, le verniciature, le modalità di costruzione arrivando perfino ad implementare una tecnologia capace di “ascoltare ed accordare” le nostre tavole in legno, enfatizzandone al massimo le proprietà sonore. Ogni nostra singola tavola viene portata in studio di registrazione, ascoltata e misurata in maniera appropriata per poi ricevere una “accordatura digitale” finale. Artigianalità e tecnologia si incontrano, dunque, in maniera virtuosa in quello che a noi piace definire il nostro modo di fare artigianato digitale». Venerdì 20 luglio, dalle ore 21:00, Villa Bernasconi diventerà l’ambiente ideale per presentare questo lavoro innovativo che rappresenta un ennesimo esempio di quella trasformazione e di quel legame tra la modernità e lo stile liberty, che ha contraddistinto la Belle Époque tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, che caratterizza il museo cernobbiese. Come per la vita del baco e per la creazione della seta ancora una volta un elemento naturale, il legno, diventa strumento artistico, cui si lega, in questo caso, l’attività umana del fare musica. L’inaugurazione verterà su due momenti. In un primo tempo le tavole riprodurranno musica diffusa nelle stanze di Villa Bernasconi. Successivamente un concerto, con la partecipazione del due acustico Verdiana Muscionico ed Andrea Silva, consentirà a tutti di poter ascoltare le particolarità de “La Voce del Legno”.

La collaborazione per la costruzione delle tavole è stata svolta con le aziende: Effebi Arredamenti e Marco Concari Lavorazione Metalli.

 

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Maggiori informazioni sulla serata al sito

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