Non solo l’annunciata adesione alla protesta dei cinema monosala e d’essai della Lombardia cui hanno aderito da domenica.
Il cinema Gloria di Camerlata con uno striscione racconta efficacemente la rabbia e la paura di un intero settore.
Si legge: “Nuove aperture, nuovi assembramenti, nuovo lockdown. E i cinema aspettano, buone feste”. Poco da spiegare, messaggio cristallino con evidente riferimento a quanto accaduto in tutta Italia, Como compresa, nelle città delle regioni in Zona Gialla:
Queste le parole di Arci Xanadù – gestore della sala di via Varesina – quando nei giorni scorsi ha annunciato l’adesione alla protesta:
I cinema sono vuoti e fermi ormai da mesi, a causa delle restrizioni per l’emergenza coronavirus, e attendono tuttora di capire se e quando sarà possibile riaprire. Le recenti disposizioni governative che prorogano la sospensione delle attività di spettacolo fino a venerdì 15 gennaio 2021, non indicano una possibile data di riapertura, lasciandoci nell’incertezza più assoluta.
Questo mentre assistiamo ad un accelerazione da parte delle case di produzione cinematografica del processo di trasferimento diretto sulle piattaforme digitali della possibilità di fruizione dei film.
Ribadiamo con forza la nostra convinzione: il luogo deputato alla fruizione filmica è e resterà la sala cinematografica, autentico presidio culturale, sociale ed educativo, per l’insostituibilità dell’esperienza della visione collettiva sul grande schermo e la capacità di far vivere al pubblico un momento di incontro e di relazione interpersonale, dal vivo.
Per questi motivi e per chiedere al governo maggior sostegno e interesse ci uniremo domenica 13 dicembre, alla protesta organizzata dalle monosala e dai cinema d’essai della Lombardia tra cui Beltrade, Mexico, Cinemino, Bloom, e insieme a loro a partire dalle 17 con diretta che potrete seguire sulla pagina Facebook di Arci Xanadù, accenderemo le luci e le vetrine e riapriremo simbolicamente le porte del Cinema Gloria per dire che IL CINEMA C’È.