La decima edizione del Festival della Luce Lake Como “Sotto il Vulcano. Natura, luce, energia e le sfide della scienza”” si terrà dal 2 al 31 maggio 2023. Il festival nasce nel 2013 grazie all’intuizione del suo fondatore Franco Brenna ed è promosso e organizzato da Fondazione Alessandro Volta con il coordinamento scientifico del Comitato Città della Luce. Il Festival festeggia quest’anno la sua Decima Edizione in concomitanza con un’altra occasione di grande rilievo: la ricorrenza del Bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio (23-2023). I numerosi patrocini ricevuti dimostrano la grande eco raccolta intorno a questa edizione speciale: Regione Lombardia, Comune di Como, Camera di Commercio di Como-Lecco, Como Città Creativa – UNESCO, International Day of Light – UNESCO, Fondazione Cariplo, Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, Università dell’Insubria, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Institute for High Energy Physics di Barcellona.
Per dare il giusto rilievo all’edizione speciale per i dieci anni, il Comitato scientifico, insieme a Fondazione Alessandro Volta, ha individuato due tematiche che sono alla base del Festival e che ben si associano all’evento storico pliniano:
- la divulgazione della cultura scientifica e umanistica che con Plinio il Vecchio trova il suo prototipo storico più famoso e riconosciuto sin dall’antichità nella Naturalis Historia. L’opera, che con i suoi 37 libri può essere considerata antesignana delle moderne Enciclopedie, spazia dalla cosmologia e astronomia alla meteorologia, dalla geografia fisica e umana alle scienze naturali, dalla medicina pratica alla pittura e scultura.
- il binomio luce/energia nelle sue più varie forme, testimoniate da tutte le trascorse Edizioni del Festival. Nella vicenda umana e intellettuale di Plinio il Vecchio, è proprio l’energia tellurica sprigionata dal Vesuvio nella storica eruzione del 79 d.C. – che ha illuminato per giorni l’oscurità della notte e oscurato l’accecante luce mediterranea – ad attirare la curiosità scientifica del naturalista, fino a mettere a repentaglio la propria vita.
“Il Festival della Luce arriva a spegnere le sue prime dieci candeline – afferma l’Assessore alla Cultura Enrico Colombo – e lo fa con una rassegna unica che ci lega indissolubilmente al nostro passato: Plinio il Vecchio a cui la rassegna è dedicata e Alessandro Volta padre dell’elettricità, elemento fondante della Luce. Per la nostra comunità si prospetta un mese intenso, ricco di eventi che ci faranno riscoprire l’importanza dell’eredità del nostro passato coinvolgendo l’intera città e le sue realtà culturali. Il festival ha inoltre il merito di fa crescere il legame della nostra “Como Creative City UNESCO” con la mission dell’UNESCO che ogni anno celebra nel Mondo la “Giornata Internazionale della Luce””.
Ogni festival si pone l’ambizione di aggregare eventi e momenti culturali con un unico tema. Quest’anno il tema della luce non solo unisce il mondo umanistico a quello scientifico – sottolinea Luca Levrini, presidente della Fondazione Volta – ma ambisce alla crescente esigenza della cultura classica; celebrare il bimillenario della nascita di Plinio il Vecchio, infatti, intende riscoprire la necessità di apprezzare e vivere i contenuti classici, la cui sorprendente attualità deve essere di guida per le esigenze dell’oggi. “L’impressionante accelerazione delle conquiste scientifiche – evidenzia Giulio Casati, presidente del Comitato scientifico del festival – richiede che ciascuno possa accedere alla informazione scientifica così come può leggere e scrivere. Il festival della luce si propone di dare un piccolo contributo in questa direzione in particolare cercando di unire l’aspetto scientifico a quello umanistico e contribuire quindi a rompere i confini tra scienza e cultura in generale, in continua separazione nel mondo attuale. “Un traguardo, i dieci anni del Festival della Luce – conclude Franco Brenna, fondatore dell’iniziativa – premiato dall’impegno di tutti coloro che con grande passione e altruismo hanno saputo operare affinché questo evento potesse dimostrare esperienze scientifiche, validità umanistiche e condivisione sociale”.
DATI DELLE EDIZIONI PASSATE
Dall’edizione n° 1 del 2014 a quella del 2022, il Festival della Luce ha raccolto l’adesione di oltre 60.000 partecipanti provenienti dal territorio, da altre province lombarde e dalla vicina Svizzera.
Sono stati ospitati a Como circa 250 personaggi della scienza, della cultura e dello spettacolo e 6 premi Nobel di tutto il mondo:
2015 – Claude Cohen-Tannoudji, Premio Nobel per la Fisica 1997 “per lo sviluppo di metodi per raffreddare e catturare atomi con la luce laser” che hanno consentito applicazioni come l’imaging a risonanza magnetica o i precisissimi orologi atomici.
2016 – Shuji Nakamura, Premio Nobel per la Fisica 2014 “per l’invenzione dei diodi a emissione luminosa (LED)” che hanno permesso di realizzare sistemi di illuminazione a basso consumo energetico.
2017 – Erwin Neher, Premio Nobel per la medicina 1991 “per i suoi studi sulle sinapsi e la comunicazione tra i neuroni” che hanno dato un forte impulso allo studio delle malattie degenerative del sistema nervoso.
2018 – Martin Chalfie, Premio Nobel per la chimica 2008 “per la scoperta della Proteina Verde Fluorescente (Gfp)” che ha reso visibili i processi interni delle cellule in vivo con applicazioni nel campo dell’oncologia.
2021 – Michel Mayor, Premio Nobel per la fisica 2019 “per la scoperta del primo esopianeta in orbita attorno a una stella simile al Sole” che ha dato una ulteriore spinta alla comprensione dell’evoluzione dell’Universo e della posizione della Terra nel cosmo.
2022 – Daniel Shechtman, Premio Nobel per la chimica 2011 “per la scoperta dei quasi – cristalli” dotati di un altissimo potere isolante e che trovano applicazioni nel campo dell’ottica e delle nanotecnologie”.
Si ricorda la partecipazione al Festival della Luce 2019 di Jocelyn Bell Burnell, astrofisica britannica e scopritrice della prima stella pulsar nel 1967 quando era ancora una giovane dottoranda. Proprio per la sua età fu esclusa dal Nobel, che venne invece assegnato al suo supervisor Antony Hewish nel 1974. La comunità scientifica ha voluto premiarla 2018 con lo Special Breakthrough Prize nella Fisica Fondamentale, un premio di 3 milioni di dollari, tre volte tanto il premio Nobel! La scienziata ha devoluto la somma all’Istituto di Fisica da lei diretto per finanziare borse di ricerca destinate a giovani ricercatrici e ricercatori di talento e meritevoli. Il Festival è organizzato nell’ambito della Giornata Internazionale della Luce, che ogni anno viene celebrata nel Mondo in maggio sotto l’egida dell’UNESCO.
PROGRAMMA DEL FESTIVAL DELLA LUCE – LAKE COMO 2022 – X EDIZIONE
SOTTO IL VULCANO
NATURA, LUCE, ENERGIA E LE SFIDE DELLA SCIENZA
PROGRAMMA PER MACROAREE
INCONTRI
“ENCICLOPEDIE E CULTURA SCIENTIFICA. LA LUCE DELLA CONOSCENZA”, venerdì 5 maggio, ore 21, Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino.
In collaborazione con il Comune di Como.
Un viaggio dalla Naturalis Historia, antesignana delle enciclopedie moderne, fino alla transizione digitale. Con la partecipazione di: Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana e vicepresidente del Comitato Locale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano; Chiara Milani storica del libro antico, Università di Tor Vergata di Roma, direttore responsabile della Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino”.
Breve intermezzo: lettura di alcuni brani tratti dal racconto di Jorge Luis Borges, “La Biblioteca di Babele”, voce narrante di Viviana Nicodemo.
A seguire: Barbara Hoepli, vicepresidente Casa Editrice Hoepli di Milano; Luca Novelli, scrittore e divulgatore scientifico; landa Pensa, presidente Wikimedia Italia e responsabile settore di ricerca “Cultura e territorio”, SUPSI – CH.
Conduce: Federico Canobbio Codelli, epistemologo e componente del Comitato scientifico Festival della Luce.
“IL LASCITO DI PLINIO. NATURA EST VITA”, martedì 9 maggio, ore 20.45, Circoscrizione 1 – ex Cascina Massè, Via Sant’Antonino, 4 Albate – Como.
In collaborazione con il Comune di Como.
Nel XIII libro della Naturalis Historia, Plinio il Vecchio scriveva “Noi inquiniamo i fiumi e gli elementi della Natura e rendiamo dannosa l’aria stessa che respiriamo”. Curiosità scientifica, rispetto per la natura e umanità sono le doti del naturalista e filosofo comasco, ambasciatore di messaggi ancora oggi di grande attualità.
Con la partecipazione di: Massimiliano Mondelli, presidente dell’Accademia Pliniana e vicepresidente del Comitato nazionale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano; Gianfranco Manfredi, notaio e bibliofilo; Pietro Berra, giornalista e scrittore; Paolo Luca Bernardini, professore di Storia Moderna, Direttore del dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio, Università degli Studi dell’Insubria.
Conduce: Luca Levrini, presidente di Fondazione Alessandro Volta e del Comitato Locale per le Celebrazioni Pliniane.
“LE SFIDE DELLA SCIENZA. DALLE VISCERE DEL GRAN SASSO ALLA BIOLOGIA DEL FUTURO”, giovedì 11 maggio, ore 21, Biblioteca Comunale “Paolo Borsellino”.
Con il Patrocinio dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e dell’Institute for High Energy Physics di Barcellona.
Sulle orme del naturalista Plinio il Vecchio che, spinto dal desiderio di conoscenza, sfidò l’eruzione del Vesuvio fino a mettere a repentaglio la propria vita, l’incontro approfondisce alcune frontiere particolarmente avanzate dell’indagine scientifica. Insieme a due eminenti scienziati e divulgatori, il pubblico è condotto nel mondo della fisica dell’invisibile e della biologia del futuro: Eugenio Coccia, accademico, Direttore dell’Institute for High Energy Physics di Barcellona, già Rettore del Gran Sasso Science Institute, “L’essenziale è invisibile agli occhi: la fisica del XXI secolo“; Gianvito Martino, neuroscienziato, accademico e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca San Raffaele di Milano, “Dal simbionte al Cyborg: la biologia in mutamento”.
Conduce Giulio Casati, fisico e accademico, Università dell’Insubria.
LA LUCE NELL’ARTE”, Villa Olmo, sabato 13 maggio, ore 20.45
In collaborazione con il Comune di Como.
Una lezione straordinaria del critico dell’arte Vittorio Sgarbi, un volo nella luce che svela gli elementi del mondo naturale delineandone le forme. Quella stessa luce che si distribuisce sugli oggetti e modula la propria intensità in relazione alle caratteristiche della superficie e alle sue variazioni, suggerendone la tridimensionalità.
La luce nel corso della storia dell’arte e la sua natura rarefatta ed impercettibile diventano, attraverso i secoli, di importanza cruciale nella creazione dell’opera d’arte.
“COME NON SPRECARE PARTICELLE E TECNOLOGIA: L’ESEMPIO DEL CERN”. Intervento di Michela Prest, professore ordinario di Fisica, Università degli studi dell’Insubria, nell’ambito dell’evento “La teoria dello scarto”, Aula Magna Collegio Gallio, venerdì 19 maggio, ore 10.
Promosso e organizzato dal “Cortile dei Gentili” e Le Primavere di Como in collaborazione con il Festival della Luce.
Il consumismo sfrenato, la cultura del “usa e getta” e la crescente disuguaglianza sociale stanno portando al decadimento del nostro mondo e all’esclusione di molte persone dalla partecipazione attiva alla vita della società. L’obiettivo è denunciare questa tendenza, proporre soluzioni per invertirla e offrire spunti di riflessione per costruire un mondo più giusto e sostenibile. Con la partecipazione straordinaria di: S.Em. Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del “Cortile dei Gentili; Giuliano Amato, Presidente della Consulta Scientifica del “Cortile dei Gentili”; Marco Magnani, docente di International Economics e di Monetary and Financial Economics alla Luiss di Roma.
Nel suo intervento, Michela Prest propone una riflessione sul CERN, il luogo dove scienziati di oltre 100 nazioni diverse viaggiano all’indietro nel tempo per capire cosa è successo 13.8 miliardi di anni fa. Ma è anche il luogo dove la tecnologia diventa cura per l’uomo, strumento per colmare il divario fra i diversi paesi del mondo e capacità di superare le differenze per lavorare insieme e disegnare un futuro migliore. È il luogo dove l’infinitamente piccolo ci ha insegnato a non “sprecare”.
INCONTRO CON IL PREMIO NOBEL, “GALASSIE E BUCHI NERI”, giovedì 25 maggio, ore 18.30, Sala Bianca del Teatro Sociale.
Evento sostenuto da Taroni S.p.A. in collaborazione con la Società dei Palchettisti del Teatro Sociale di Como.
In chiusura del Festival della Luce, l’astrofisico Reinhard Genzel, Premio Nobel per la Fisica 2020 insieme a Roger Penrose e Andrea Ghez, propone un viaggio nello spazio verso il “buco nero” gigante al centro della nostra Via Lattea nella costellazione del Sagittario. Può la scoperta di questo cannibale cosmico, con una massa di circa 4 milioni di volte quella del Sole e distante circa 26.000 anni luce dalla Terra, condurci all’origine delle stelle e della nostra Galassia?LABORATORIO PER RAGAZZI
“Austero e florido. Marmorizzare la seta con la tavolozza di Plinio”, mercoledì 10 maggio, ore 15, Museo della Seta, Via Castelnuovo 9.
In collaborazione con il Museo della Seta di Como, Associazione Ex Allievi ATS e Fondazione Setificio.
Con l’aiuto del personale del Museo della Seta, i ragazzi sperimentano un laboratorio pratico di arte tintorea per realizzare una piccola pochette seguendo gli insegnamenti descritti da Plinio il Vecchio: “Con soli quattro colori i pittori riuscirono a eseguire delle opere immortali” (Plin., Nat. hist., xxxv, 30). Attraverso due tavolozze diverse i ragazzi si cimentano per andare alla scoperta dei colori “floridi” e “austeri” del mondo classico.
PASSEGGIATA CREATIVA
“Passeggiata al centro della Terra”, sabato 13 maggio, ore 14.30, Via Castel Baradello, ingresso impianto di potabilizzazione. In caso di maltempo sabato 20 maggio, ore 9.45.
In collaborazione con l’Associazione Sentiero dei Sogni, Lake Como Walking Festival, Lereti Acqua Gas Spa, Parco Regionale Spina Verde e Slow Lake Como.
Conduce Pietro Berra, giornalista e scrittore, interviene Luigi Picchi, poeta e biografo di Plinio il Vecchio.
Una passeggiata creativa alla scoperta degli intrecci millenari tra uomo e natura nel Parco Spina Verde ai margini della città di Como. Il percorso parte dall’impianto di potabilizzazione in caverna sotto il Baradello, che per un periodo ha ospitato anche un laboratorio di Fisica sinergico con quello del Gran Sasso, per arrivare al Castello Baradello, passando per le cave della Molera di Camerlata. Il richiamo a questi ambienti si trova in una celebre frase storica del “protoecologista” Plinio il Vecchio: “Tentiamo di raggiungere tutte le fibre intime della terra e viviamo sopra le cavità che vi abbiamo prodotto, meravigliandoci che talvolta essa si spalanchi o si metta a tremare, come se, in verità, non potesse esprimersi così l’indignazione della nostra sacra genitrice”.
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA LUCE – VI EDIZIONE
“TUTTO È LUCE”
Teatro Sociale di Como, martedì 16 maggio, ore 21
In collaborazione con il Comune di Como e il Teatro Sociale di Como.
La celebrazione della Giornata Internazionale della Luce intende sottolineare il valore dell’educazione e dell’unicità del sapere inteso come integrazione tra umanesimo e scienza.
Angela Bracco, presidente della Società Italiana di Fisica, punto di riferimento nazionale e portavoce del International Day of Light, introduce la serata sulla mission dell’UNESCO che ben si inserisce nella tematica.
Con la partecipazione straordinaria dell’accademico, filosofo e politologo Massimo Cacciari, del letterato e storico Nuccio Ordine e dei neuroscienziati Giorgio Vallortigara e Giacomo Rizzolatti, la serata ospita la prima edizione del “Premio Nazionale Giulio Giorello”, intitolato al grande filosofo della scienza e matematico. Una citazione di Giulio Giorello esprime efficacemente il concetto di interdisciplinarità del sapere “Quando un filosofo parla del tutto o del nulla non può prescindere dai risultati dell’impresa scientifica e, dunque, porsi come artefice di un’analisi d’insieme”.
Nella Decima Edizione del Festival della Luce, da sempre promotore di una visione armoniosa e integrata dei valori scientifici e umanistici, è proprio il fondatore Franco Brenna a riavvolgere il film di un’avventura che dal 2013 è giunta fino ad oggi.
Plinio il Vecchio diceva “L’uomo non sa nulla, e nulla sa fare che non gli venga insegnato”. Luca Levrini, Presidente del Comitato Locale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, interviene sull’immensità del sapere di Plinio raccolto nella sua protoencliclopedia Naturalis Historia.
MOSTRA
“Nulla dies sine linea. Nessun giorno senza una linea”. Biblioteca comunale “P. Borsellino”, dal 2 al 31 maggio.
In collaborazione con il Comune di Como.
La citazione di Plinio il Vecchio, tratta dal libro 35 della Naturalis Historia, intende sottolineare la necessità dell’esercizio quotidiano per raggiungere la perfezione e per progredire nel bene. La Mostra espone antiche e rare edizioni dell’opera del naturalista comasco conservate nella Biblioteca comunale. Il percorso è corredato da didascalie divulgative per un pubblico ampio.
Prenotazione eventi:
Coordinamento scientifico: Comitato Città della Luce.
Con il patrocinio di: Regione Lombardia, Comune di Como, Camera di Commercio di Como-Lecco, Como Città Creativa – UNESCO, International Day of Light – UNESCO, Fondazione Cariplo, Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bimillenario Pliniano, Università dell’Insubria, Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Institute for High Energy Physics di Barcellona.
Con il supporto di: ACINQUE, Alpi Laghi S.r.l., Bianchi Group S.r.l., Casa Brenna Tosatto, Confindustria Como, Gruppo Autotorino S.p.A., Lario Hotels S.p.A., Reale Mutua, Taroni S.p.A., Villa Erba S.p.A.
In collaborazione con: Società Italiana di Fisica, Museo della Seta di Como, Associazione Ex Allievi ATS, Fondazione Setificio, Teatro Sociale di Como – As.Li.Co., Società dei Palchettisti del Teatro Sociale di Como, Cortile dei Gentili, Le Primavere di Como, Associazione Sentiero dei Sogni, Lake Como Walking Festival, Lereti Acqua Gas Spa, Parco Regionale Spina Verde, Slow Lake Como.