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Cultura e Spettacolo

Como, il mondo della cultura e gli studenti occupano piazza Verdi: l’esasperazione dopo l’anno orribile

La cultura torna in piazza a Como questo fine settimana.

Forse per il settore si è aperto un spiraglio, dopo la conferenza stampa sulle riaperture del premier Mario Draghi, ma le difficoltà del comparto dopo l’anno di pandemia restano enormi.

 

Nelle zone gialle – e Como, con tutta la Lombardia, dovrebbero avere i parametri giusti tra una settimana – dalla fine di aprile sarà infatti possibile la riapertura di cinema, teatri e sale da concerto sia all’aperto che al chiuso, con l’aumento del pubblico ammissibile. Si passerò dal 25% al 50% dei posti occupabili in sala, con un innalzamento a un massimo di 500 spettatori (prima erano 200) nelle sale al chiuso e di 1.000 spettatori (prima erano 400) in quelle all’aperto.

Como e la Lombardia verso la zona gialla dal 26 aprile: bar, ristoranti, scuola, sport. Le riaperture

Oggi, comunque, a Como il mondo della cultura è tornato a manifestare in piazza.

In piazza Verdi, simbolicamente davanti al Teatro Socale, si svolge il presidio di AMAC – Artisti e Maestranze Attivi di Como. Con loro, anche gli studenti dell’Uds.

Si tratta di un primo atto, con un secondo già previsto per domenica 18 aprile: oggi andranno in scena le testimonianze di lavoratori e lavoratrici dello spettacolo con un focus sull’istruzione attraverso un intervento di Raffaele Mantegazza. Domenica mattina è invece previsto un momento di arte partecipata.

“L’obiettivo è richiamare l’attenzione sulle gravi problematiche che affliggono da troppo tempo il settore cultura e spettacolo – hanno spiegato gli organizzatori – a partire dalla delicata questione contrattuale a livello nazionale per arrivare, tra gli altri, al riconoscimento giuridico delle categorie e alla stabilizzazione dei precari, tutte questioni esacerbate da questo lungo anno di chiusura forzata”.

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