RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Attualità, Cultura e Spettacolo

A Como il Liceo Giuditta Pasta con 8 anni di trionfi. Il segreto di Roberta: “Unico in Italia con classi miste musica e danza”. Poi il monito

C’è un liceo a Como che, oltre a offrire ai suoi allievi una formazione di altissimo livello unica nel suo genere, è anche un laboratorio di progetti in continuo fermento e sempre aperto alla città a cui regala, da sempre, occasioni di cultura e bellezza. È il Liceo Musicale e Coreutico “Giuditta Pasta”, una vera eccellenza a livello europeo nato nel 2015 dalla passione e dal lavoro di Roberta Di Febo, laureata in pianoforte già fondatrice dell’Accademia di Musica e Danza “Giuditta Pasta”, di cui è direttrice, la cui competenza e preparazione è riconosciuta a livello internazionale tanto da essere membro del Consiglio Internazionale di Danza dell’Unesco.

Dopo quasi dieci anni di attività, il liceo “Giuditta Pasta”, di cui è preside oltre che fondatrice, è una realtà più che consolidata e riconosciuta.
Il liceo sta andando davvero bene, abbiamo circa cento allievi e siamo un punto di riferimento per quanto riguarda la didattica tanto che oggi abbiamo tantissime richieste di iscrizione, molte anche da fuori regione e questo è dovuto sicuramente al fatto di avere un’offerta formativa unica in tutta Europa.

Qual è la sua particolarità rispetto ad altre scuole di questo tipo?
Nella nostra scuola le materie artistiche e quelle tradizionali hanno pari valore così che gli studenti abbiano una formazione il più completa possibile. Inoltre il nostro è l’unico liceo a livello nazionale ad unire la sezione musicale e coreutica in classi miste di danzatori e musicisti offrendo occasioni di confronto, crescita e collaborazione importantissime per i ragazzi. Oltre alla formazione accademica, infatti, diamo una grandissima importanza anche all’aspetto umano e di crescita, che per noi è assolutamente fondamentale.

Una caratteristica importante del suo liceo è quella di non essere chiuso in se stesso ma di offrire alla città spunti ed eventi culturali. Basti pensare all’ultimo appuntamento al Gallio in cui avete presentato una contaminazione tra poesia, cantautori italiani e danza.
Stiamo lavorando a un calendario di eventi e concerti aperti alla città che sveleremo man mano, a cui si aggiunge anche l’idea di una masterclass estiva e ci fa molto piacere che continuino ad arrivare richieste di collaborazione anche da realtà importanti, tanto da non riuscire ad accontentare tutti. È un riconoscimento importante della serietà e del valore del nostro lavoro. E abbiamo collaborato con piacere anche con realtà del territorio come il Comune di Casnate con Bernate, per gli eventi natalizi, o con realtà anche piccole che si occupano di altre forme di linguaggio espressivo e che rappresentano sempre sfide stimolanti.

Qualche anno fa, commentando in un’intervista la situazione della cultura comasca, aveva detto che mancava una sinergia con il risultato di essere divisi in piccole fazioni. La pensa ancora così o qualcosa è cambiato?
Como è una città culturalmente molto viva, a tutti i livelli, ma secondo me si incontrano ancora parecchie difficoltà nel creare sinergie.

E di chi è la colpa, se di colpa si può parlare?
Sicuramente per prima cosa di noi operatori culturali, ma non per cattiveria. È che spesso siamo troppo occupati a lavorare e facciamo fatica ad affidarci gli uni agli altri, non siamo abituati a pensare che a volte le cose fatte in due vengono meglio. È un difetto anche mio. E poi c’è la paura di perdere la propria identità, così si finisce per non collaborare.

L’Amministrazione comunale potrebbe fare qualcosa di più in questo senso?
Sicuramente sì. Quello che auspico da chiunque sia al governo della città è che il Comune diventi non solo punto di riferimento in grado di creare occasioni di incontro e confronto ma sia davvero uno stratega capace di costruire una progettualità comune mettendo d’accordo le voci di tutti.

A questo proposito, voi parteciperete al bando del Comune di Como per gli eventi estivi?
Per un liceo l’estate è tempo di maturità e la precedenza per noi è la preparazione degli studenti all’esame di Stato, quindi non parteciperemo. Sicuramente però, se qualcuno ci proponesse una collaborazione a un evento, la valuteremmo volentieri come sempre. Non partecipiamo neanche ai bandi per ottenere finanziamenti, crediamo davvero che i soldi pubblici debbano andare ad associazioni e realtà che ne hanno davvero bisogno, noi siamo una struttura diversa e siamo in grado di autofinanziarci.

L’ARTICOLO CHE HAI APPENA LETTO E’ USCITO SU COMOZERO SETTIMANALE: ECCO DOVE PUOI TROVARLO

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo