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Da Collina a Binaghi: la Pinacoteca espone tesori preziosi. Vale un giro

La Pinacoteca civica comincia l’anno con un piccolo “cambio d’abito” che inaugura il secondo tema (oltre a quello del dono), che darà vita, nel corso del 2019, al nuovo Spazio Quadro: “L’arte svelata: opere dai depositi della Pinacoteca”.

Oggi, infatti, il dipinto della serie Lavori in corso, donato da Giuliano Collina in occasione del suo ottantesimo compleanno (con il quale era stato inaugurato il nuovo spazio espositivo), ha lasciato il posto a un’opera finora custodita nei depositi, L’Inverno, del pittore comasco di Luigi Binaghi.

L’artista, esperto alpinista, nel 1958 conquistò, insieme ad altri tre amici del CAI di Como, undici vette ancora inviolate delle Ande e dedicò una delle cime scalate, ritratta in questo dipinto, proprio alla sua città natale (il titolo completo dell’opera, infatti, è L’Inverno. Cime Peruviane. Nevado Ciudad de Como).

Donazioni e opere solitamente custodite nei depositi si alterneranno, quindi, durante il corso dell’anno secondo un calendario già definito per tutto il 2019 ma ancora segreto (verrà svelato per intero in anticipo?). L’unica certezza, per ora, è che questo dipinto di Binaghi il 27 gennaio tornerà nei depositi per lasciare il posto, il 13 febbraio, a un’opera di Aldo Galli donata tempo fa alla Pinacoteca e mai esposta prima.

Scopo di queste iniziative è quello di omaggiare i donatori nella speranza che, in futuro, altri possano decidere di regalare opere alle collezioni civiche. Ma queste eventuali donazioni troveranno poi spazio nell’esposizione? O finiranno anch’esse nei depositi? Difficile rispondere a questa domanda. Intanto il dipinto donato da Collina è stato collocato nella sala Paesaggio al secondo piano e, l’intenzione di cominciare a modificare gli allestimenti della Pinacoteca, lascia ben sperare.

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