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Lago di Como, torna a navigare il capolavoro unico al mondo: la casa-barca nata nel salotto di Milano

Restauro concluso e presentazione ufficiale alla stampa il prossimo 14 settembre. Parliamo di uno dei più affascinanti e preziosi natanti del lago di Como, La Velarca di proprietà del Fai. Spiega il fondo Ambiente Italiano:

La Velarca è una casa-barca voluta dai coniugi Norsa alla fine degli anni Cinquanta. Il salotto milanese di casa Norsa era frequentato abitualmente da intellettuali, umanisti e architetti: non sorprende quindi che, nel 1958, i componenti della famiglia si siano rivolti al famoso studio milanese dei BBPR (ossia gli architetti Lodovico Barbiano di Belgiojoso, Gian Luigi Banfi, Enrico Peressutti e Ernesto Nathan Rogers) per realizzare una originale casa-barca da ormeggiare stabilmente a Ossuccio, sulla sponda occidentale del Lago di Como.


Dei professionisti, sarà Ernesto Nathan Rogers a occuparsi del progetto, che sfrutta lo scafo di uno storico barcone da trasporto per creare la Velarca, risposta nautica alla Velasca, il celebre grattacielo milanese firmato dal medesimo gruppo di architetti.

Quella che poteva essere una spartana imbarcazione, grazie allo spirito pratico degli autori e alla loro scrupolosa attenzione al dettaglio, si trasforma in una dimora comoda e moderna, composta non solo da tre cabine, cucina e bagni, ma anche da un salotto-sala da pranzo, uno studiolo e perfino un piccolo guardaroba. Nel 2011, dopo 50 anni di piacevoli e galleggianti villeggiature, i coniugi Norsa hanno voluto donare la Velarca al FAI che ha dato avvio al restauro.

Il restauro è terminato e non molto tempo fa, a fine luglio, è arrivato anche l’ok di Regione lombardia per il pontile dedicato (qui tutti i dettagli).

 

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9 Commenti

  1. Andavo da ragazzo per la consegna della spesa alimentare, ero sbalordito a tanta bellezza. Ora dopo il restauro sarà ancora più attraente. Grazie Fai, abbiamo bisogno del bello, sempre, ovunque.
    Certamente se appena sopra questo quadro, sì portasse avanti pure un progetto per l’ex Albergo Miralago, abbandonato da mezzo secolo, allora ne guadagnerebbe tutto l’ingresso del paese.

  2. Recentemente il giornale “MilanoToday” – dopo altre belle testimonianze (interviste, video, citazioni, memorie a stampa d’epoca) -ha pubblicato un bell’articolo sulla c.d. NAVE DEI MILANESI, il pressoché sconosciuto battello fluviale missionario comboniano denominato “Pio Undecimo” (dal nome del Papa dell’epoca, Achille Ratti nativo di Desio), realizzato nei Cantieri navali della storica BREDA di Venezia Mestre e varata nel lontano giugno del 1926 alla Darsena Ticinese di Milano! Sarebbe bello anzi bellissimo poter cointeressare il F.A.I. (e certamente altri Soggetti istituzionali!) ad un progetto interessante in vista del non lontano Centenario! Sono a completa disposizione!
    Dino Tosi – Via Benedetto Marcello 8 Cesate Milano

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