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Cultura e Spettacolo

“Fisionomie lariane”, tra luoghi naturali e artificiali: in viaggio con l’Ordine degli Architetti

E’ stato presentato ieri Fisionomie Lariane, percorsi di conoscenza nel territorio, un articolato progetto di ricerca in fieri e non convenzionale con lo scopo di indagare le tracce significative, naturali ed artificiali di luoghi di pregio del territorio lariano, noto per i suoi celebri valori ambientali, ma anche per una vasta ricchezza di elementi architettonici ed infrastrutturali del XX secolo.

Ideato e sostenuto dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Como, ha avuto tra gli altri il recente contributo del Comune di Como e ha visto negli anni la collaborazione di fotografi, di esperti di filosofia, urbanistica e storia dell’architettura, enti e associazioni di alta rilevanza culturale.

“A tutti loro – sostiene Michele Pierpaoli, Presidente dell’Ordine degli Architetti P.P.C. della provincia di Como – va il nostro ringraziamento per la costruzione di questi itinerari che vengono messi a disposizione di cittadini studiosi e visitatori del nostro territorio: dalla Pietra Pendula di Monte Piatto, alle costruzioni romaniche, alle colte ville neoclassiche fino ai noti capolavori dell’architettura del Moderno”.

“Fisionomie lariane costituisce un’azione estremamente positiva realizzata anche grazie al bando multimisura. I contenuti diventano uno spunto e un invito sia per cittadini che per i visitatori per visitare diversi luoghi sul territorio – sostiene Carola Gentilini, Assessore alla Cultura, Turismo e Grandi Eventi del Comune di Como – L’amministrazione potrà continuare a sostenere l’iniziativa in diversi modi, anche aiutando a far conoscere e cogliere la ricerca fatta, che può essere guardata anche come una guida di qualità alla città, anche a chi non è del settore”.

Fisionomie Lariane è quindi uno strumento per i cittadini, per gli architetti, per i turisti interessati a conoscere e a valorizzare le bellezze del territorio comasco. Una nuova e diversa modalità di condivisione di intenti nella divulgazione culturale dell’architettura e del territorio in un’ottica di inclusione di un pubblico ampio.

L’articolato progetto di ricerca è nato con lo studio e l’identificazione di 50 soggetti e/o luoghi architettonici significativi del territorio (chiamati anche “casi studio”) suddivisi in quattro grandi categorie principali: Acque, Tracce, Insediamenti, Attività. A questi primi soggetti, con il prosieguo dello sviluppo della mappatura, se ne sono aggiunti altri 50. Per questi 100 elementi identificativi del territorio sono stati identificati quattro distinti punti di vista capaci di svelare la complessa stratificazione del territorio lariano, dal paesaggio alle infrastrutture, dalle forme dell’abitare alle architetture che in esso sono nate.

La ricerca ha dato forma e vita a quattro progetti, distinti ma strettamente correlati tra loro: il primo riguarda le pubblicazioni la prima edita da NodoLibri nel 2015 e di recente uscita il volume “Acque, Tracce, Insediamenti, Attività-Fisionomie Lariane”, un magnifico volume che esprime il percorso attraverso le quattro categorie che hanno orientato la ricerca e che illustrano una selezione di architetture esemplari, paesaggi naturali e artificiali, definendo percorsi fisici quanto ideali che legano luoghi noti a quelli dimenticati.

Il secondo è un’esposizione fotografica permanente in formato cartolina, oggi ospitata nella sede dell’Ordine degli Architetti di Como, che offre un’attenta panoramica del territorio grazie alla collaborazione di fotografi professionisti.

Il terzo riguarda la realizzazione di visite guidate intese come veri e propri percorsi di conoscenza del territorio lariano: dai noti capolavori dell’Architettura del Moderno di Giuseppe Terragni ai casi significativi più recenti e contemporanei come l’Ex Centro IBM di Morassutti Associati o la Club House di Vico Magistretti, alle solide ed eleganti costruzioni romaniche alle colte Ville Neoclassiche. Le visite sono state realizzate con la preziosa collaborazione di specialisti del settore come: Fulvio Irace, Giulio Barazzetta, Gabriele Neri, Clemente Tajana, ed enti e associazioni culturali quali l’Archivio Cesare Cattaneo e l’Associazione Sentiero dei Sogni.

In ultimo, la piattaforma fisionomielariane.it nella quale confluiscono e diventano fruibili al grande pubblico gli esiti recenti delle ricerche. Qui, on line, oltre alla suddivisione – base di Acque, Tracce, Insediamenti, Attività, si è aggiunto tra i vari filtri a disposizione anche la ricerca per “Autore”: è quindi possibile cercare percorsi personalizzati di itinerari architettonici legati al nome dei Maestri che hanno lasciato un segno. Il sito ha quindi la finalità di essere il riferimento (in continua evoluzione) per la conoscenza del territorio di Como e Provincia valorizzandone le bellezze e stimolando la crescita di turismo attento ai valori architettonici. La mappa interattiva presente nel sito è il risultato di una collaborazione con l’Accademia Aldo Galli che, attraverso gruppo selezionato di studenti ha elaborato delle rappresentazioni grafiche del territorio integrando il materiale di ricerca con gli elementi naturali ed antropici del territorio.

Stefano Larotonda – consigliere dell’Ordine degli Architetti e curatore del progetto – racconta la genesi: “Fisionomie Lariane è un progetto di ricerca nato in concomitanza con Expo Milano 2015 con l’obiettivo di raccontare il territorio comasco allo stato attuale ai numerosi visitatori che sono arrivati nella nostra provincia. L’intento è quello di provare a costruire il ritratto di un territorio attraverso la selezione dei suoi tratti più caratteristici andando oltre l’immagine storica e tradizionale che si conosce di Como di “capitale del lago”, “centro del razionalismo”, “città di confine” o “città della seta”, che l’hanno fatta conoscere nel mondo, indagando l’identità e il carattere della città e provincia comasca ad oggi, anche attraverso lo studio e la valorizzazione del patrimonio dell’architettura del moderno e del contemporaneo.

Niccolò Nessi – che affianca Larotonda sin dall’inizio – prosegue: “Negli anni successivi il lavoro è stato ulteriormente approfondito e potenziato attraverso nuovi strumenti come l’esposizione permanente delle cartoline presso il Novocomum, che negli ultimi mesi ha attivato un’iniziativa di raccolta di riflessioni e pensieri sul periodo “sospeso” i cui contributi sono raccolti sul profilo Facebook dell’Ordine degli Architetti di Como. Il bando Multimisura è stata anche l’occasione per sviluppare un nuovo sito web ed organizzare ulteriori visite guidate”.

Per entrambi, in rappresentanza e come “voce” dell’Ordine degli Architetti PPC comaschi è forte la necessità di rendere accessibile e fruibile le eccellenze del patrimonio paesaggistico e architettonico locale, dove l’istituzione e la “sua casa”, l’importante architettura razionalista del Novocomum, diventi il punto di riferimento fisico e non solo ideale per un pubblico non solo specializzato ma ad un’audience più ampia interessata al nostro territorio.

Fisionomie Lariane è una ricerca aperta per sviluppare nuovi sguardi trasversali sul territorio, uno sguardo concreto di recupero delle origini e che scruta verso il futuro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Un commento

  1. ” uno sguardo concreto di recupero delle origini e che scruta verso il futuro ”

    per esempio lo stadio frontelago che lì deve restare

    o la Santarella trasformata in una gigantesca biblioteca.

    ( nostalgia del passato: la bella rissa futurista con Marinetti in via Odescalchi, io c’ero ?)

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