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Giovanni Gastel per il Piccolo Principe: la mostra sull’infanzia abusata al Broletto

Dopo la personale L’eterno istante, presentata a Como l’anno scorso, il fotografo Giovanni Gastel torna in una veste inedita che svela ancora di più, se mai ce ne fosse bisogno, l’attenzione che si nasconde dietro la sua macchina fotografica e il suo occhio geniale.

Como Broletto inaugurazione “L‘eterno istante. La mostra” di Giovanni Gastel ©Ph Crediti, Carlo Pozzoni Fotoeditore

La mostra Giovanni Gastel per il Piccolo Principe, che verrà inaugurata il 5 ottobre, è infatti uno sguardo empatico e delicato, ma nello stesso tempo forte come un pugno allo stomaco, su un mondo che non si potrebbe immaginare più lontano dal quello patinato a cui l’artista è abituato, quello dell’infanzia violata.

28 fotografie di bambini e adolescenti ospiti della casa-famiglia Il Piccolo Principe di Busto Arsizio, 28 storie di dolore e abusi raccontate in brevi biografie che accompagnano le immagini, 28 volti che si nascondono alla vista coprendosi con le mani, per rispetto della loro privacy ma anche perché, come spiega lo stesso Gastel, “Nascondersi è il primo istintivo gesto per sottrarsi alla violenza nel tentativo di non vedere, di oscurare l’inguardabile, di difendere la parte in cui tutti identifichiamo noi stessi”.
Gli scatti, realizzati nel 2013, sono già stati esposti a Roma, Milano e Firenze e arrivano ora a Como in un momento in cui la questione delle case-famiglia e degli affidi di minori è un tema attuale e particolarmente delicato.

“Ho deciso di portare a Como questa mostra per dare voce a un argomento spesso celato, quello dell’infanzia abusata – racconta la curatrice Maria Cristina Brandini presentando l’evento – Non si tratta solo di un’esposizione di immagini ma di una coltellata al cuore davanti a cui verrebbe istintivo tacere e vergognarsi. Ma io ho voluto che fosse anche un modo per parlare delle possibilità di avere una vita futura serena grazie alle comunità, senza fare di tutta l’erba un fascio”. Per questo, la mostra sarà accompagnata da tre conferenze (il 5, il 18 e il 27 ottobre alle 15.30) dedicate ai possibili strumenti di aiuto per i più giovani in difficoltà.

“Se è vero il detto che per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio, questa mostra è un gesto virtuoso per richiamare la società al suo ruolo di supporto in un momento in cui questo viene messo in discussione”, sottolinea Patrizia Corbo, fondatrice e responsabile della comunità Il Piccolo Principe.

“Rincuora che ci sia occasione di raccontare l’indicibile e di ricordare che occorre mettere da parte il concetto di destino segnato e mettere a fuoco percorsi che consentano ai ragazzi di diventare gli adulti che vogliono essere”, le fa eco Gloriana Valsecchi, coordinatrice della Comunità Gli Olivi, realtà poco nota in città che, come racconta il suo presidente Cosimo Andrea Vestuti, “è la parte meno nota della Casa Vincenziana di via Tatti e ospita 15 ragazze tra i 13 e i 22 anni” (a questa realtà sarà dedicata la conferenza del 18 ottobre).

“Un’occasione importante per la nostra città – è il commento dell’assessore alla Cultura Carola Gentilini a conclusione della presentazione – Un momento di arte ma anche di denuncia e, soprattutto, un racconto positivo sul grande lavoro che viene svolto a supporto di minori. E positivo è anche il fatto che la mostra sia un’occasione per conoscere anche il lavoro di tre giovani fotografi al loro debutto”.
A corollario dell’evento, infatti, è stato organizzato un concorso internazionale di fotografia che permetterà ai tre giovani vincitori di esporre i loro scatti insieme a quelli di Gastel.

 

GIOVANNI GASTEL PER IL PICCOLO PRINCIPE
5-27 ottobre 2019
Palazzo del Broletto, Como
Tutti i giorni dalle 8 alle 22
Ingresso libero
Inaugurazione sabato 5 ottobre ore 15.
A seguire, alle 17, premiazione dei vincitori del concorso fotografico.

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