Nel pittoresco scenario della Valle Intelvi, a pochi passi dal Lago di Como, il Carnevale di Schignano si prepara a rivivere una delle tradizioni più radicate e suggestive d’Italia. Con le sue maschere scolpite a mano, il folklore che affonda le radici nei secoli e un’atmosfera unica che coinvolge residenti e visitatori, questo evento rappresenta una vera e propria fusione di storia, satira e cultura popolare, offrendo uno spaccato autentico di una comunità che ancora oggi mantiene vive le proprie tradizioni.
Qui il Carnevale non è una semplice sfilata: è una sfida tra opposti, una messa in scena senza copione dove le maschere, scolpite a mano dagli artigiani locali, raccontano storie di emigrazione, contrasti sociali e ironia popolare. Protagonisti assoluti sono i Bej e i Brut. I primi, ricchi e vanitosi, sfilano con abiti eleganti, cappelli decorati e campane di bronzo dal suono armonioso. I Brut, al contrario, vestiti di stracci e coperti di fuliggine, portano campane stonate e si muovono in modo goffo e frenetico, tra corse, soste sfinite e scherzi irriverenti che coinvolgono il pubblico.
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Accanto a loro compaiono altre figure emblematiche: i Sapeur, guardiani silenziosi avvolti in pelli di pecora con il volto annerito, e la Ciocia, l’unico personaggio parlante, che con ironia denuncia le ingiustizie sociali in dialetto locale.
Ma il vero simbolo della festa è il Carlisep, il fantoccio che impersona il Carnevale stesso. Dopo giorni trascorsi appeso in piazza, il Martedì Grasso viene portato in processione tra inseguimenti e fughe simboliche, fino al rogo finale che segna la fine della festa e l’inizio della Quaresima. Un ultimo atto teatrale in cui i Bej piangono per la fine del Carnevale e i Brut esultano, celebrando il capovolgimento dell’ordine sociale.
“Il Carnevale di Schignano è un rito antico, un teatro spontaneo dove l’anima del paese prende vita attraverso le sue maschere uniche – commenta Ferruccio Rigola, Sindaco di Schignano – È il trionfo del contrasto: eleganza e sfarzo si scontrano con povertà e irriverenza in un gioco senza regole. I protagonisti, i Bej e i Brut, incarnano due mondi opposti: i primi avanzano con grazia, ricoperti di ornamenti, mentre i secondi, selvaggi e imprevedibili, rompono ogni equilibrio con movimenti frenetici e gesti provocatori. Una tradizione che non è solo festa, ma memoria collettiva e identità“.
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Vivere il Carnevale di Schignano significa immergersi in una tradizione autentica, fatta di artigianato, musica e teatro popolare. Un’esperienza imperdibile per chi ama le feste popolari più genuine e suggestive.
Carnevale di Schignano 2025 – Programma
Domenica 23 febbraio – Carnevale dei bambini
Laboratori, giochi tradizionali e sfilata in maschera per avvicinare i più piccoli alla magia del Carnevale.Sabato 1° marzo – Grande Sfilata delle Maschere Tradizionali
Le vie del borgo si animano con i Bei e i Brut, tra musica, danze, rappresentazioni improvvisate e stand gastronomici.Martedì 4 marzo – Gran Finale e Rogo del Carlisep
L’evento più atteso: il Carlisep, simbolo del Carnevale, viene portato in processione tra fughe, inseguimenti e colpi di scena, fino al suggestivo rogo in Piazza San Giovanni.
“Il Carnevale di Schignano è molto più di una festa: è l’anima pulsante delle nostre tradizioni, un patrimonio di folklore che si tramanda da generazioni e che ogni anno rinnova la sua magia – conclude Matteo Augustoni, Presidente dell’Associazione Valle Intelvi Turismo – Con le sue maschere iconiche, i riti suggestivi e l’atmosfera coinvolgente, questo Carnevale cattura l’attenzione di migliaia di persone, che vi partecipano con entusiasmo o scelgono di soggiornare nel nostro territorio per vivere appieno ogni appuntamento. Sostenere e valorizzare questa storica manifestazione significa preservare la nostra identità e promuovere un’esperienza unica, capace di emozionare e di lasciare un segno indelebile in chiunque vi assista.”
Per informazioni: www.schignano.co.it