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Cultura e Spettacolo

Il giornalismo comasco che dice no a “Le parole dell’odio”. A Cantù un grande evento

Oltre i movimenti di piazza, c’è un giornalismo che per fortuna non punta sull’aizzare le folle, sulle etnie “da titolaccio”, sul “dagli al diverso” e colpisci. E quel giornalismo ha salde radici nel Comasco e un nome preciso: “Diogene”, l’inserto sulla buone notizie curato da Paolo Moretti e all’interno del quotidiano La Provincia tutti i martedì.

Giovedì prossimo, 12 dicembre, al Teatro San Teodoro di Cantù dalle 20.45, quell’esperimento giornalistico prende letteralmente vita e si cala sull’esperienza delle firme del giornale e delle persone.

L’evento, il cui titolo “Le parole dell’odio” è già eloquente, riassume il suo significato nella presentazione: “Viviamo davvero un periodo storico dove il confronto tra le persone è dominato soprattutto dalle parole dell’odio? Proveremo a confrontarci con chi l’odio lo ha vissuto sulla sua pelle, con chi lo studia, con chi a causa dell’odio ha perduto una persona cara, con chi cerca di trovare nuove strade di comunicazione”.

Parteciperanno, i Sulutumana e Pino Adduci del TeatroGruppo Popolare.

Le introduzioni saranno di Diego Minonzio, Luigi Colzani, Alessandro Galimberti, Paolo Moretti. E poi largo spazio alle testimonianze dirette di Alle Bonicalzi, Amanda Cooney, Paola Minussi, Paolo Picchio, Anna Sfardini, Olivia Molteni Piro, Nello Scavo, Ivano Zoppi

L’evento, organizzato con il contributo di Fondazione Carolina, avrà ingresso libero fino a esaurimento posti. E addolcire ulteriormente gli spiriti, panettone e brindisi natalizio a fine serata.
I motivi per non odiare e per partecipare, insomma, ci sono tutti.

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