Chissà che fine ha fatto il progetto di trasformazione della Casa del Fascio di Como in un un Museo del Razionalismo (con spostamento della Guardia di Finanza), annunciato – con l’indicazione anche delle possibili fonti di finanziamento – dal parlamentare della Lega ed ex consigliere a Palazzo Cernezzi, Claudio Borghi, durante un consiglio comunale di inizio anno. Dall’annuncio di gennaio, del percorso si sono perse le tracce, a dispetto del fatto che ora il centrodestra (Borghi incluso) governano il Paese. Lecito attendersi novità, insomma, nei prossimi mesi.
Nel frattempo, all’interno del capolavoro di Giuseppe Terragni continuano a operare e garantire la manutenzione le Fiamme Gialle, aprendo l’edificio di volta in volta a visite a eventi speciali. Uno di questi, il concerto della rassegna Note Auree organizzata dal Comune di Como (ovviamente in questo caso con il Comando provinciale della Finanza), si è tenuto ieri sera. E le immagini danno l’idea di quanto è perfetto il matrimonio tra cultura e architettura.
Comprensibile la soddisfazione dell’assessore alla Cultura, Enrico Colombo: “Che spettacolo vedere le istituzioni fare gioco di squadra”.
A esibirsi, al centro della Casa del Fascio, la Celtic Arp Orchestra in “Dante’s dream”, concerto che ha registrato il tutto esaurito e che oltre alla qualità musicale ha offerto il gioiello razionalista sono un’altra prospettiva. Suggestiva come poche altre, è oggettivo.
Questa tappa di Note Auree è la seconda, dopo quella del 26 novembre nella Basilica di Sant’Abbondio. Le prossime – che coinvolgeranno la Chiesa di Sant’Agostino, Villa Erba, ancora la Casa del Fascio in un paio di occasioni, e Villa olmo – le trovate qui.
4 Commenti
Borghi, meglio perdelo che trovarlo, trombato a Como, eletto a Roma
Ce ne sono tanti, tra 4 anni non lo vedremo più in circolazione…lui e il contante x fare il regalo all’ amante.(la guardia di finanza indaghi) Penoso!
L unica idea intelligente(sarà sua!!??)
Finita nel dimenticatoio.
Mandate la guardia di finanza nell ex caserma De Cristiforis!
Se la Guardia di finanza, oltre a effettuare una reale manutenzione del capolavoro architettonico di Terragni, vi organizzasse sistematicamente eventi culturali di un certo spessore come quello del concerto di arpe (ma – perché no? – anche mostre, conferenze, proiezioni, dibattiti), non credo vi sia motivo di sottrarle l’utilizzo, indubbiamente intelligente, della propria sede provinciale per darla in pasto a chissà quale altra istituzione, con chissà quali risultati. A questo punto, che se la tenga pure. Chapeau.
Borghi poteva tacere
Borghi bla bla bla .. spesso a sproposito, un residuo della commedia italiana (i nuovissimi mostri)