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Le “Contaminazioni” di Oltre il giardino: ambiente, musica, letteratura, immagini. Gin Angri: “Sguardo oltre il virus”

Una piccola grande realtà del territorio, ormai presente da 10 anni e che non smette mai di operare per creare un prodotto con uno sguardo diverso sul disagio mentale.

“Oltre il giardino” non è solo un periodico o il nome di un’associazione, è il frutto di un lavoro affiatato che coinvolge tante persone e che dà modo di esprimersi sulle pagine di un “periodico senza periodicità”, come lo definisce il suo fondatore e direttore Gin Angri.

A oltre un anno dall’inizio della pandemia, esce il Numero 21 della rivista curata dall’associazione. E il titolo, “Contaminazioni”, impone una riflessione sul momento storico che stiamo vivendo ma suggerisce anche uno sguardo che va oltre il Covid.

“Mi sembra giusto parlare di contaminazioni in questo periodo, non solo in riferimento al virus – commenta Gin Angri – trattiamo di contaminazione a livello medico-sanitario ma anche musicale, letteraria legata all’ambiente del carcere. Ci sono varie interpretazioni e letture del termine: tutti i nostri redattori hanno così la possibilità di esprimersi al meglio. Noi usiamo sempre titoli ampli per questo motivo ed è un po’ il significato di Oltre il giardino: un periodico con pagine bianche da poter riempire con scritti, disegni, fotografie”.

Foto dal Laboratorio in carcere, tratta da Oltre il giardino “Contaminazioni”

Quello appena uscito è un numero consistente, che presenta molteplici contributi esterni alla redazione ma anche alla realtà della malattia mentale e del territorio comasco.

“Ci avvaliamo sempre più di persone esterne – sottolinea ancora il direttore – in questo numero abbiamo ad esempio Letteratura in Carcere, con l’intervento di Adolfo Ferraro psichiatra ed ex direttore dell’ospedale psichiatrico di Aversa, ora lavora a Secondigliano e presenta un laboratorio fatto proprio in quel carcere. Il fotografo Dino Fracchia, invece, ha realizzato un servizio fotografico sulle contaminazioni ambientali dal Lambro al Seveso fino a Chernobyl”.

Fotografia di Dino Fracchia, tratta da Oltre il giardino “Contaminazioni”

Un numero ricco che vuole proporre, dunque, il tema della contaminazione in svariati ambiti e rappresentarlo in forme differenti: sogni e poesie, racconti, immagini, interviste, fino alle immagini che ci portano dentro San Patrignano.

“Il mio contributo alle contaminazioni è un reportage all’interno del nucleo della comunità di recupero per tossicodipendenti di San Patrignano – spiega Angri – in questo numero ci sono le parole di Riccardo De Facci, presidente del Coordinamento nazionale Comunità di Accoglienza, che critica la giustificazione del male per arrivare al bene applicata in questa comunità. Un concetto così contraddittorio che ho ritrovato anche nelle mie numerose visite alla comunità. Si rimane sconcertati e impressionati dalla precisione totale che si trova in tutti i reparti lavorativi, lascia un po’ spiazzati”.

Fotografia di Gin Angri, tratta da Oltre il giardino “Contaminazioni”

Per quanto riguarda le attività dell’associazione, in questi mesi sono proseguite online e da poche settimane il gruppo è tornato a riunirsi nella sua sede presso l’ex ospedale psichiatrico di San Martino a Como. “Stiamo iniziando a pensare al prossimo numero – così Angri – quello precedente era dedicato al Covid, questo alle contaminazioni che esplora anche altri temi con uno sguardo oltre il virus, il prossimo vedremo”.

Per chi fosse interessato, ricordiamo che il Numero 21 di “Oltre il giardino” è disponibile in distribuzione gratuita a Como al Libraccio, alla libreria Plinio il Vecchio, da Garabombo, alla gioielleria Aymara e, il mercoledì pomeriggio, nella sede della redazione.

PDF – SFOGLIA IL NUMERO 21 DI OLTRE IL GIARDINO

oltre il giardino 21
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