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Tremezzina, musica dall’alba al tramonto. Il gran finale del Lacmus

Gran finale per LacMus a Tremezzina, sul Lago di Como, domenica 23 agosto con un doppio appuntamento: alle ore 6 nella Terrazza a lago del Parco di Mezzegra – nuova location di questa edizione – si terrà un suggestivo concerto all’alba con Anton Dressler al clarinetto e live electronics.

Alle 19 l’ultimo appuntamento di questa edizione avrà luogo, come ormai da tradizione, presso il Grand Hotel Tremezzo: “Songs and Arias at the Grand” vedrà protagonisti il tenore René Barbera e il mezzosoprano Rihab Chaieb, accompagnati al pianoforte da Paolo Bressan e Sophia Muñoz. Godibilissimo il programma, in cui alle brillanti trascrizioni per pianoforte a quattro mani di pagine assai note di Rossini e Bizet si alterneranno languide arie di Tosti e sensuali canzoni spagnole di Obradors, senza dimenticare un piccolo omaggio a Giuseppe Verdi, con due gemme dal Rigoletto.

Il primo appuntamento della giornata è dedicato ai melomani più mattinieri e agli appassionati di musica contemporanea. Il suono impalpabile del clarinetto accompagnerà la luce nascente sul lago, in questo concerto all’alba, che avrà inizio alle ore 6 nella Terrazza a lago del Parco di Mezzegra. Spinto dal desiderio di indagare le infinite possibilità del suo strumento, Anton Dressler condurrà gli ascoltatori in un emozionante viaggio tra creatività e tecnologia, in cui la figura del compositore e quella dell’interprete andranno, per una volta, a coincidere. Con il live electronics, che affonda le sue radici nelle sperimentazioni musicali degli anni ’60 del Novecento, in particolare con Karlheinz Stockhausen, si assisterà ad un processo di produzione e manipolazione dei suoni in tempo reale, con infinite possibilità di improvvisazione sull’improvvisazione. Anton Dressler è l’artista ideale per questo genere di sperimentazione. Descritto dalla critica come un clarinettista dalla “sensibilità ipnotica”, con una “superba intonazione e un unico senso dell’intimità”, si dedica da tempo alla musica contemporanea e molti compositori viventi, fra cui Brener, Podgaiz, Bronner, Rosenblat, Galperin, Chajkovsky, gli hanno dedicato le loro creazioni.

“Songs and Arias at the Grand” è il sipario multicolore che chiuderà, alle 19 al Grand Hotel di Tremezzo, questa breve ma appassionante edizione 2020 di LacMus Festival. Un programma incentrato sull’evocazione di immagini legate al sottile e cangiante rapporto fra parola e musica, da Rossini a Verdi, da Bizet a Saint Saëns, passando per Tosti e Obradors.

Il programma si apre con la trascrizione per pianoforte a quattro mani dell’ouverture dalla Gazza Ladra di Rossini. Dello stesso autore, nel corso del concerto verranno eseguiti La regata veneziana e il duetto Un soave non so che, tratto da La Cenerentola. Questa pagina vede in scena Don Ramiro, nei panni di Dandini, suo scudiero, e Angelina (Cenerentola), che si incontrano per la prima volta; tra loro scatta un vero e proprio “colpo di fulmine”. L’uditorio del teatro Valle a Roma accolse con discreta freddezza la prima de La Cenerentola, ma già alla ripresa scaligera dello stesso anno l’opera si affermò come titolo capitale del teatro rossiniano. Oltre a Rossini, l’opera italiana è rappresentata in questo programma anche da Giuseppe Verdi, con due pagine notissime dal Rigoletto: Questa o quella e La donna è mobile. In entrambe le arie, il Duca di Mantova dà voce ad una concezione gaia e cinica dei rapporti con l’altro sesso, che porterà però nella vicenda ad esiti drammatici.

L’opera francese è invece incarnata dal capolavoro di Bizet, Carmen, di cui si ascolteranno una Fantasia per pianoforte a quattro mani e la celeberrima L’amour est un oiseaux rebelle, manifesto della provocante e modernissima sensualità della protagonista. Mon coeur s’ouvre a ta voix è invece il brano più popolare dell’opera Samson e Dalila di Saint Saëns, affidato a Dalila (mezzosoprano). Nata come oratorio e non come opera lirica, Samson e Dalila si caratterizza per una certa staticità, che lascia però ampio spazio all’effusione dei sentimenti.

Ad una dimensione più cameristica appartengono invece le arie di Francesco Paolo Tosti, che rivestì di note molti testi di Gabriele D’Annunzio, e le Canciones Clásicas Españolas di Fernando Obradors, amico di Garcia Lorca, che raccolse in quattro volumi le proprie versioni musicali di alcuni tra i più bei componimenti della poesia spagnola.

Le pagine liriche al maschile di questo concerto sono affidate al tenore René Barbera, vincitore nel 2011 a Mosca del Concorso Operalia voluto da Placido Domingo, e considerato fra i migliori interpreti rossiniani in carriera. I ruoli femminili invece avranno la voce del giovane mezzosoprano tunisino-canadese Rihab Chaieb, vincitrice nel 2016 del Concorso Internazionale Gerda Lissner e membro del Programma Lindemann per i Giovani Artisti della Metropolitan Opera. Alla tastiera del pianoforte siederanno Paolo Bressan, direttore artistico del Festival insieme a Louis Lortie, e Sophia Muñoz, partner elettiva di Rihab Chaieb e come lei membro del Programma Lindemann della Metropolitan Opera di New York.

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