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Economia

Como Acqua: maxi aumento dei compensi al cda. Blitz (sventato) del sindaco di Magreglio

Che cosa l’abbia spinto a farlo – se genuina convinzione, voglia di suscitare scandalo o qualche accordo sotterraneo – è stato ed è tuttora una sorta di mistero per quasi tutti gli oltre 100 partecipanti all’assemblea dei soci di Como Acqua. Fatto sta che il sindaco di Magreglio, Danilo Bianchi (civico ma accostato a Forza Italia), ha creato non poco scompiglio nella sala di Villa Gallia, ieri sera.

Nello specifico è accaduto quando, tra lo stupore di molti (cda e presidente di Como Acqua inclusi) Bianchi ha lanciato in solitaria la proposta di votare subito un maxiaumento dei compensi dello stesso cda (composto dalla leghista Laura Santin e dal dem Andrea Livio) e dello stesso presidente, Enrico Pezzoli. Un punto che non era all’ordine del giorno e non era nemmeno stato informalmente trattato prima dell’assemblea dei soci, peraltro preceduta pure da un consiglio di amministrazione (anch’esso agitato, pare, per le perplessità espresse da Livio sulla concentrazione dei primi investimenti in gran parte sull’Erbese feudo di centrodestra).

Eppure, nonostante lo stupore e qualche cenno di stizza che ha immediatamente percorso l’assemblea dei soci, Bianchi ha tirato diritto e ha insistito. La sua proposta: portare l’attuale compenso dei due membri del cda da 7.500 euro annui a 36mila e quello del presidente Enrico Pezzoli da 15mila a 72mila euro. Totale, insomma, dagli attuali 60mila euro complessivi a 144mila.

Inutile dire che – pare davanti allo stupore degli stessi potenziali beneficiari dell’incremento, colti secondo molti genuinamente di sorpresa – il tema ha acceso la seduta. Che, però, nonostante Bianchi ripetesse che l’accordo di aumentare i compensi era già stato concordato da tutti i soci all’origine della nascita di Como Acqua e che vi fossero pure consulenze legali che avrebbero permesso una decisione seduta state da parte dell’assemblea, il sindaco di Magreglio si è trovato sostanzialmente isolato.

Pressoché tutti i presenti, infatti, hanno contestato modi, tempi e luogo scelti da Bianchi per lanciare la proposta, pur concedendogli che effettivamente le responsabilità di chi si trova oggi a gestire un colosso pubblico del servizio idrico nato dalla fusione di 12 società, che comprende 131 comuni e serve quasi il 50% della popolazione della provincia di Como, sono pesanti ed effettivamente meritano un incremento dei compensi.

Alla fine, però, il muro di perplessità contingenti ha vinto: la proposta è stata cassata sul momento, ma non archiviata del tutto. Passerà probabilmente a inizio febbraio da canali più tradizionali e consoni attraverso la prossima riunione della Commissione di controllo analogo presieduta dal sindaco di Casnate, Fabio Bulgheroni. Da qui, tornerà all’assemblea dei soci che a quel punto deciderà se approvare o no gli incrementi (su cui, comunque, c’è una condivisione generale) e nel caso con quali cifre specifiche.

Sul perché il sindaco di Magreglio, ieri sera, abbia tentato quella che a moltissimi è parsa una forzatura senza molto senso, resta – come già detto – un sostanziale enigma.

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2 Commenti

  1. Farsa Italia
    Ora i vertici di Forza Italia hanno pensato un’altra grande iniziativa per conquistare la base e far vedere che si esiste ancora.
    Visto che a parer loro La Lega sta frenando sul percorso dell’autonomia regionale hanno deciso che in tutti i comuni ove vi sono consiglieri di Forza Italia questi presentino una ” Mozione di sostegno al percorso dell’autonomia lombarda …” in modo che i comuni facciano sentire la loro voce verso la Regione ! ( Così hanno detto !) In tal modo vogliono mettere in difficoltà la Lega ed intestarsi il percorso dell’autonomia . Fermi in tal caso si è reso disponibile ad essere presente ai consigli comunali per dare maggior forza all’iniziativa.
    Non sappiamo da chi è nata l’idea ma probabilmente sono disperati ( fra l’altro Fermi Presidente del Consiglio Regionale ed alleato della Lega nel frangente si inventa questa iniziativa contro l’alleato ? )

    Disperazione allo stato puro .

  2. Ma guarda un po’, un sindaco dell’erbese vicino a Forza Italia tenta di far aumentare i compensi di un CDA nominato da un consigliere regionale (di Albavilla) di Forza Italia e da un “coordinatore” (di Barni) di Forza Italia.
    E, colpo di scena, gli investimenti di Como Acqua si concentrano nell’erbese, feudo dei sopracitati personaggi.
    Naturalmente tutti i tentativi di ostacolare la nascita di Como Acqua da parte di Fermi e Caprani erano dettati dalla volontà di fare le cose al meglio, e non di assicurarsi il controllo sulla società e dirottarne a piacimento risorse e investimenti…

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