Gli stipendi pubblici e ancora più nel privato, in Canton Ticino sono i più bassi di tutta la Svizzera. Ebbene sì, le buste paga d’oltreconfine, così tanto agognate da molti lavoratori italiani, sono in gradi di accedere il dibattito dall’altra parte della frontiera perché troppo inferiori a quelle del resto della Confederazione.
A sollevare la questione è il deputato socialista al Gran Consiglio Danilo Forini con un’interrogazione presentata al Consiglio di Stato, tenendo anche conto che tra il 2008 e il 2020 in Svizzera i salari sono aumentati del 9,03%, mentre in Ticino solo del 6,24%. “Il tema è noto da anni e pure il mondo politico ne ha più volte dibattuto. Da più parti si è anche ragionevolmente ipotizzato che – malgrado il sole splenda maggiormente in Ticino, come sottolineato da qualche economista – molti ticinesi rinuncino a lavorare nel loro cantone di origine a causa soprattutto di queste differenze salariali”.
Secondo Forini stupisce quindi molto che nel recente ‘Programma di legislatura 2023-27’, presentato dal Consiglio di Stato lo scorso 8 febbraio, “il problema dei salari bassi non sia affrontato in maniera esaustiva. Ci saremmo aspettati almeno due o tre obiettivi inseriti nell’asse strategico che riguarda lo sviluppo e l’attrattiva del Canton Ticino. Questo ha un influsso in termini di attrattività, di mancati consumi, di conseguenze per l’economia locale, per i commercianti e indipendenti e per le conseguenze anche in termini di entrate fiscali”.
L’interrogazione, riprendendo i dati pubblicati dall’Ufficio federale di statistica (Ustat), mostra anche le cifre dei salari pagati in Ticino e li confronta con le retribuzioni nel resto della Svizzera. Il risultato, scrive Forini, “mostra come la situazione rimane impietosa per chi vive a Sud delle Alpi”. Nel 2020, la differenza tra Svizzera e Ticino per quanto riguarda i salari più alti era di 2’300 franchi al mese e quella per gli stipendi più bassi di 884. Forini scrive: “L’ipotesi che questa differenza sia dovuta unicamente alla presenza dei lavoratori frontalieri sembra conciliarsi solo parzialmente con il fatto che soprattutto quelli alti risultano essere inferiori nella nostra regione rispetto al resto del Paese”. Anche perché, sempre riprendendo i dati dell’Ustat, il granconsigliere socialista ricorda come la mediana dei salari pubblici nel 2020 fosse di 86’280 franchi, mentre a livello svizzero di 96’144. Una differenza quindi di 10mila franchi all’anno. La situazione per gli stipendi privati “è ancora peggiore” con una differenza annuale di 17’544 franchi.
Certo, cifre ancora lontanissime da quelle italiane. Forbes, a fine gennaio 2024, ha pubblicato alcuni Dati. Ad esempio la media italiana della Retribuzione annua lorda (Ral) è di 30.284 euro, secondo i dati dell’Osservatorio JobPricing raccolti nel 2022 prendendo come riferimento i lavoratori dipendenti del settore privato. La RAL media in Italia per i dirigenti è di 103.418 euro, i quadri guadagnano 55.632 euro, gli impiegati 32.174 euro e gli operai 25.522 euro all’anno. Lo stipendio netto varia in base al numero delle mensilità previste dal contratto (se c’è la tredicesima o la quattordicesima) e all’imposizione fiscale progressiva. Su 13 mensilità, lo stipendio netto in Italia è di 1.818€ per gli impiegati e 1.524€ per gli operai; su 14 mensilità il primo è di 1.688€ e il secondo è pari a 1.415€. I dirigenti guadagnano 4.473€ netti su 13 mensilità e 4.153€ su 14 mensilità, mentre i quadri rispettivamente 2.668€ e 2.478€. Nella Pubblica Amministrazione italiana, infine, la retribuzione lorda media annua è di 37.073 euro (Fonte: elaborazioni Aran su dati RGS – IGOP, dati relativi al 2020 aggiornati al 19/12/2022).