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In provincia di Como l’azienda venuta dal futuro: qui l’insalata cresce in verticale e arriva in 500 supermercati

Passando dall’autostrada A9, l’edificio dalle forme sinuose e futuristiche ruba lo sguardo di chiunque passi, in particolare in direzione Milano. Ma non è soltanto una questione di silhouette e architetture, ciò che ha preso materialmente forma in provincia di Como: stiamo infatti parlando di uno dei più importanti impianti per l’agricoltura verticale in Italia e in Europa.

L’investimento sul territorio comasco è dell’azienda Planet Farms, società di tecnologia di riferimento nel settore del vertical farming che – dopo essere stata duramente colpita dal drammatico incendio del gennaio 2022 che ha devastato lo stabilimento di Cavenago, nel Milanese – ha vinto il bando “Sviluppo logistica per il settore agroalimentare” del Pnrr finanziato dal programma Next Generation EU dell’Unione Europea. A fronte di un investimento complessivo di circa 11 milioni di euro per la realizzazione dell’area adibita alle operazioni di confezionamento, magazzino e logistica dello stabilimento di Cirimido viene riconosciuto all’azienda un fondo perduto di 6,9 milioni.

L’innovativa area logistica si sviluppa su un’area complessiva di 40.000 mq – di cui 11.500 dedicati allo stabilimento – con una superficie netta di coltivazione pari a 20.000 mq, posizionandosi tra le più grandi vertical farm a livello globale.

Planet Farms è la più premiata startup di agricoltura idroponica nonché la più grande azienda di coltivazione verticale d’Europa. In altri termini, l’azienda ha sviluppato un sistema di coltivazione verticale che permette di risparmiare il 95% di acqua e il 90% di suolo. Produce colture del tutto indipendenti dalle condizioni climatiche. Insalata e verdura sono disponibili 365 giorni all’anno con un recupero quasi totale dell’acqua utilizzata e senza bisogno di pesticidi, trattandosi di colture nate in ambiente protetto.

Nel centri produttivi di Planet Farmss da un seme si produce direttamente un prodotto finito e confezionato. Senza che nessuno lo abbia mai toccato. Tutto automatizzato. Senza interventi esterni. Insalata e pesto sono distribuiti in oltre 500 supermercati italiani.

A Cirimido convivono un’area logistica contigua con la produzione, basata su un sistema interamente automatizzato e interconnesso, dove l’intelligenza artificiale ha un ruolo più che centrale, che consente di rendere più efficienti, automatizzare e digitalizzare ulteriormente tutte le operazioni. Il miglioramento della capacità di stoccaggio, gestione e trasformazione delle materie prime comporterà la riduzione di possibili sprechi legati alla movimentazione dei prodotti.

Grazie all’impiego di tecnologie all’avanguardia, l’intera filiera produttiva – dalla semina al confezionamento – risulta dunque concentrata nello stesso luogo. Inoltre, crescendo in ambiente controllato, il raccolto non richiede di essere lavato prima del consumo e verrà confezionato entro 60 secondi dal taglio. Questi aspetti risultano cruciali, perché consentono di preservare al meglio le caratteristiche organolettiche dei prodotti garantendo un livello qualitativo elevatissimo e una shelf life più lunga. Insomma, una bella storia di rinascita, impresa e innovazione. A cui – sempre in provincia di Como – purtroppo fa da contraltare una situazione dalle prospettive decisamente diverse:  Turismo e non solo: la scuola è sul Lago di Como ma ammette di formare giovani per la Svizzera

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