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#iorestoalLavoro Rivolta di Confartigianato Como contro nuove chiusure: “Interventi ciechi e dannosi”

Confartigianato, attraverso un hashtag forte (#iorestoalLavoto) si “ribella” a qualsiasi ipotesi di lockdown generalizzato.

“I piccoli imprenditori – si legge nel manifesto dell’associazione lariana – sono stati i primi ad applicare i protocolli di sicurezza per combattere la pandemia e arginare i contagi, proteggendo la clientela, i loro collaboratori e loro stessi. Enormi sono stati gli sforzi finanziari che le nostre imprese hanno sopportato per il rispetto dei protocolli di sicurezza e per preservare i livelli occupazionali”.

Premesse che anticipano l’affondo verso il governo: “I recenti decreti del governo stanno colpendo in modo sommario diversi settori, senza analizzare i dati di diffusione del contagio, ponendo sullo stesso piano chi rispetta le regole e chi no. Il timore per imminenti nuovi interventi di chiusura, ciechi e dannosi, è molto forte. Che senso avrebbe chiudere ancora una volta tutte quelle attività lavorative che, in tutti questi mesi, hanno dimostrato che si può lavorare in sicurezza?”.

Parole forti dunque, che si esprimono nel dettaglio delle categorie che dicono no a nuove chiusure: “Le officie – prosegue il manifesto di Confartigianato Como – gli installatori, i saloni degli acconciatori e delle estetiste, le botteghe artigiane, tutta la filiera del legno, della moda e della meccanica hanno risposto con grande senso di responsabilità, garantendo altissimi standard di sicurezza e protezione dei lavoratori e dei clienti a loro spese”.

L’appello finale al Governo Conto è dunque ad “aprire un confronto serio con le associazioni di categoria che esprimono la rappresentanza del mondo dell’artigianato e della Mpmi. Quando questa emergenza sarà rientrata, saranno nuovamente i piccoli imprenditori a far rialzare questo Paese. Diamogli un futuro”.

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