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Economia

Svizzera, la catena di supermercati simbolo della Svizzera licenzia ancora: 300 lavoratori subito e 1.500 in totale

Migros, la piu grande catena di supermercati della Svizzera, dovrebbe annunciare martedì prossimo altri 300 licenziamenti dopo i 150 già formalizzati poche settimane fa. A rivelarlo, il sito finanziario Inside Paradeplatz, che a metà maggio aveva già anticipato i primi tagli.

Nel caso precedente i 150 licenziamenti avevano interessato la sede zurighese di LLimmatplatz mentre ora riguarderebbero il comparto Migros Industrie, un settore che a fine 2023 contava 13.225 lavoratori.

Il colosso del commercio al dettaglio non commenta le cifre ventilate oggi. “Come comunicato più volte, Migros Industrie sta attualmente rivedendo la sua strategia e il suo futuro posizionamento all’interno del gruppo – ha indicato un portavoce all’agenzia Awp – Naturalmente forniremo informazioni trasparenti all’interno e all’esterno non appena le decisioni saranno state prese. Martedì informeremo sullo stato di avanzamento di questo lavoro”.

Il più grande supermercato svizzero vende 20 negozi di elettronica su 37 al colosso europeo, 17 chiudono

Migros aveva già annunciato in febbraio che circa 1.500 posti di lavoro sarebbero stati cancellati. È pure noto che la cooperativa sta cercando nuovi proprietari per la sua filiale di viaggi Hotelplan, per l’impresa di cosmetici e igiene Mibelle, nonché per le due catene di negozi specializzati Melectronics e SportX.

Nel frattempo il portale online Nau ha riferito che Migros sta riassumendo diverse persone che sono state licenziate in maggio: il motivo è la mancanza di personale ravvisata dopo le partenze. Un portavoce della società ha spiegato a Nau che, vista la situazione, era quindi ovvio rivolgersi ai colleghi che erano stati licenziati.

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18 Commenti

  1. Fronta d noi c’e’ la CM che cosa un occhio della testa quindi siete pure fortunati soenduamo i soldi in italia e voi prendete i nostri franchetti e state bene, e c”e’ chi pure sputa nel piatto

  2. Abito a Basilea noi andiamo a fare la spesa in Germania i Tedeschi vengono a lavorare in Svizzera…tutto il mondo è paese!!!

  3. Ma infatti me lo dico sempre, dovevo nascere prima, dannazione! 🤣
    cmq ti dirò, siamo in buona compagnia: il 22% dei patriottici (teorici) contribuenti daaaa’ nazione (non frontalieri) paga IRPEF zero per effetto di detrazioni e deduzioni… e il 40% non arriva a 350 euro l’anno…

  4. Ditelo ai datori di lavoro ticinesi di assumere i propri connazionali…..mi sembra che anche voi, al vostro interno, abbiate grossi problemi di convenienza e convivenza

  5. Si sa che lavorare in ch da frontaliere e ‘ un da ottimi guadagni ,ma non per sempre,il problema è che ti abitui in un modo e poi cambia tutto e nessuno ti difende.

  6. Penso che soprattutto vicino alle zone di confine, la situazione sia ancora più gravosa per i dipendenti Migros,la riscontro qui nel varesotto dove a ridosso del confine proliferano sempre più supermercati, affollati in maniera significativa da Ticinesi.Credo che non sia una questione risolvibile,alla luce dei prezzi e il costo della vita così fortemente sbilanciato tra Italia e Svizzera.Del resto è una legge di mercato,i Cittadini Italiani vanno oltreconfine per gli stipendi più sostanziosi,mentre i Cittadini Svizzeri vengono in Italia a fare spesa per i prezzi più bassi!!!

  7. È finita la pacchia. Anche e soprattutto per i lavoratori frontalieri che popolano questi supermercati.
    I Ticinesi nello specifico preferiscono fare la spesa in italia, perchè LORO al contrario del vecchio fronta pagano le tasse in Ticino e non sono esenti (!), ergo oggi chi fa fatica ad arrivare a metà mese è il lavoratore Ticinese, mentre il frontaliere fa la vita da “Signore” nella sua patria.
    Speriamo che finisca presto questa sottospecie di pacchia non meritata.
    I Ticinesi che fanno fatica economicamente parlando, fanno spesa in italia, dando cosi una mano ai lavoratori italiani nei loro super a mantenere il proprio lavoro (pagato come schiavi peraltro!), piuttosto che aiutare i frontalieri a mantenersi il lavoro alla Migros Ticino.
    La quale per anni assumeva solo fronta, snobbando i propri disoccupati.
    Nello specifico alla Migros Ticino quindi chi perde il lavoro non è lo svizzero, che è già in disoccupazione, ma il frontaliere. Come giusto che sia!
    Che intanto i lavoratori Ticinesi si trovano chi in disoccupazione, chi già in assistenza ad arrancare.
    Un po di giustizia per tutti, vi pare!

    1. Coraggio, mancano solo una trentina d’anni prima che l’ultimo vecchio frontaliere vada in pensione… con dodici, tredicimila confezioni di Maalox dovresti cavartela 😉

      1. Intanto arriva anche la tassa sulla salute, chissà se dopo la Melona, il prossimo governo tecnico penserà di raschiarvi ancora un pochettino ;))!!

        1. Ti assicuro che continuerò a spendere in Sauvignon anziché in Maalox, è una forma mentis che mi sento di consigliare un po’ a tutti 🙂

    2. Speriamo che riescano a raschiare un po’ dai vecchi frontalieri inventandosi balzelli 😀 ormai questo governo li ha sgamati, è dal 1974 che non pagano un cavolo di IRPEF! che pacchia!

    3. Che persona squallida e priva di empatia. Nessuna parola per imprese volte alle tasche degli azionisti (dividendi) a scapito della gente comune, ergo i lavoratori e le lavoratrici von le loro famiglie. Temo inoltre che non abbia ben compreso gli obiettivi di Migros. In ultimo il suo linguaggio è la copia dei discorsi e dissapori della Lega Nord. Non mi risponda perché non leggo di norma questo canale.

    4. Vieni con me alle 4 di mattina e vediamo quanto resisti con la vita che tu chiami “pacchia e da signore”

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