E’ il 3 aprile 2019, Palazzo Cernezzi, ore 17.05. Riunione della Commissione Sicurezza appena nata. Presenti: Sergio De Santis (FdI), Fabio Aleotti (M5S), Luca Biondi (FI), Tony Tufano (Misto), Stefano Fanetti (Pd), Sabrina Del Prete (Insieme) e il presidente Vittorio Nessi (Svolta Civica). Tema: la situazione di sicurezza e, di converso, criminalità e delinquenza. Rispondono l’assessore alla Sicurezza, Elena Negretti, e il comandante della polizia locale, Donatello Ghezzo.
Da qui in poi, a parlare, sarà direttamente il verbale di quella seduta. Da cui, però – a dispetto di militari e richieste di pistole elettriche per la polizia urbana – emerge una città sostanzialmente tranquilla, senza alcuna particolare emergenza in termini di ordine pubblico o delinquenza.
“L’assessore Negretti e il comandante Ghezzo vengono invitati a riferire su quanto da loro conosciuto in relazione a tre tematiche: quali siano le criticità riguardanti il territorio con particolare riferimento ai cosiddetti reati predatori; se esistano zone disagiate dal punto di vista dell’allarme sociale e del decoro e quali siano i temi che interessano i cittadini; quali siano i problemi connessi con i temi dell’emarginazione e dei senzatetto”.
A quel punto “prende la parola l’assessore Negretti spiegando che, come emerge anche dal tavolo di lavoro in prefettura, può escludersi un aggravamento dei fenomeni delinquenziali. Como è una città relativamente tranquilla. La percezione dell’insicurezza dei cittadini è invece superiore alla realtà”. Un flash, ma che già sembra invertire molte delle leggende sulla città preda di ogni genere di criminale.
Interviene poi il comandante Ghezzo. Il quale, sostanzialmente, ribadisce i concetti.
“Il comandate Ghezzo interviene in merito sostenendo che il nostro è un territorio tranquillo – si legge ancora nel verbale della Commissione – A suo dire i dati di Como non evidenzierebbero problematiche particolari; il trend va in senso migliorativo. Ci sono solo dei periodi particolari dove si acutizzano certi problemi.Non gli risulta l’esistenza di criticità nei singoli quartieri. A suo giudizio sono diminuiti i reati predatori quali scippi e borseggi mentre sono in aumento i furti di biciclette. Per quanto riguarda invece i furti in appartamento il problema si evidenzia maggiormente nella zona di Rebbio, ma comunque resta un fenomeno abbastanza circoscritto”.
Un tema invece irrisolto e sicuramente per certi versi allarmante è quello legato alle droghe. “L’assessore Negretti e il comandante Ghezzo concordano sul fatto che sussista un problema legato allo spaccio di stupefacenti che interessa le zone limitrofe alle scuole e le aree a verde della città.Per questo motivo ritengono che sia opportuno dialogare con i dirigenti scolastici e le forze dell’ordine per arginare il problema”.
A questo proposito, “il Presidente Nessi chiede se anche i giardini dell’area ex zoo siano ancora zona di spaccio”. Ma – su una zona citata ripetutamente anche nel dibattito politico come sorta di Scampia lariana – “l’assessore Negretti risponde che dopo la sistemazione del verde e il potenziamento dell’illuminazione non si sono più verificati problemi”.
Altra zona nel mirino: via Anzani, finita nell’autunno scorso persino sotto un coprifuoco imposto dall’amministrazione dopo una lunga serie di episodi turbolenti. Chiede un punto della situazione il consigliere Sergio De Santis.
“Il Comandante Ghezzo – recita il testo – risponde che il patto per l’attuazione della sicurezza urbana indica due zone di degrado, in via Anzani e in via Leoni. Al proposito l’assessore Negretti ricorda l’emanazione di un’ordinanza emessa dal sindaco in accordo con i cittadini e commercianti della zona, al fine di contrastare e contenere l’assembramento di soggetti nelle ore notturne in prossimità di sale gioco ed esercizi pubblici”.
“Con riferimento alla via Anzani è stato ricordato che la zona è notevolmente degradata con i bagni pubblici chiusi da anni, panchine divelte e altri segni di incuria. La presenza di soggetti che stazionano nelle strade generano nella cittadinanza un senso di insicurezza”.
A questo punto, “il commissario Aleotti chiede informazione sul racket dei venditori abusivi e sulla rete di approvvigionamento delle merci”.
“L’assessore Negretti risponde che esistono in città organizzazioni malavitose del tipo indicato e che è volontà dell’amministrazione di intensificare i controlli. Uno specifico obbiettivo è stato inserito nel Dup per i prossimi tre anni. Il comandante Ghezzo interviene in merito facendo notare che questo tipo di controllo ha un costo elevato per l’amministrazione e che possono essere effettuati solo a condizione di distogliere uomini e mezzi da altri obbiettivi”. L’assessore Negretti “aggiunge che è intenzione dell’amministrazione svolgere controlli del tipo indicato rispettando i limiti delle risorse a disposizione. Aggiunge che è in programma un’attività di collaborazione con la Guardia di Finanza per il recupero dell’evasione fiscale e con l’Ispettorato del lavoro”.
Il presidente Nessi chiede invece “notizie sul racket dei mendicanti e sui problemi legati alla prostituzione ed evidenzia la presenza in centro ai vari incroci di questuanti e si domanda se trattatasi di semplice richiesta di elemosina svolta in forma autonoma o di sfruttamento di persone”.
Interessante la risposta del comandante: “E’ difficile valutare il fenomeno ma, sulla base dei dati disponibili, il problema del racket riguarderebbe maggiormente i parcheggiatori abusivi e non i mendicanti”.
Sostanzialmente ridotta anche la portata dal teorico turismo alcolico dalla Svizzera a Como. “L’assessore Negretti risponde che anche dal tavolo di lavoro in prefettura con i dati forniti dalla questura non si evidenziano criticità per tutti giorni dell’anno ma solamente in qualche occasione; più probabilmente tali comportamenti non vengono denunciati”.
Piuttosto, “il comandate Ghezzo conferma i problemi di convivenza con il luna park e la frequenza di furti di motorini nelle aree di parcheggio “.
Questo dunque – almeno in sintesi – il quadro tracciato da assessore competente e capo della polizia locale sulla sicurezza di Como. Sicurezza che, al netto di fenomeno certamente non sottovalutabili, in città pare largamente garantita.
5 Commenti
Eh si.. con questa situazione spendere denaro pubblico (quindi nostro) per i soldati in mimetica erano davvero necessario.
Leghisti sempre più coperti di ridicolo
Ehh plufffff ….. mezza campagna elettorale di Lega e Destra scoppiata come una bolla di aria fritta..
Sempre detto che una città i cui quotidiani riportano gli incidenti stradali e gli accessi al PS di ragazzini ubriachi, grossi problemi non ne ha…
Mah, pensare che per verificare certe cose si muovono a livello di servizi segreti, per Como si è mosso Ghezzo e Negretti….
TANTO RUMORE PER NULLA!!