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Alluvione sul Lario, Roma tentenna e Butti attacca: “Servono la firma di Draghi e il Dpcm, devono arrivare”

Tarda – se mai arriverà – la dichiarazione dello stato d’emergenza per il Lario sconvolto dall’alluvione della scorsa fine di luglio.

Da Roma, per ora, pochi segnali e non molto di più. E il deputato di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, sbotta contro il governo Draghi.

“Un mese è passato – ha scritto via Facebook Butti – Mi avevano garantito che lo Stato d’emergenza sarebbe stato dichiarato, come da me in più occasioni richiesto, con Dpcm entro il 20 agosto e io ho aggiornato in tempo reale la nostra comunità lariana. Comprendo le emergenze internazionali che il governo ha dovuto affrontare, ma ieri e oggi ho nuovamente sollecitato Palazzo Chigi ad emanare quanto prima il Dpcsm necessario a restituire fiducia e serenità all famiglie colpite così duramente dalle alluvioni di fine luglio e a tutto il mondo economico”.

“A oggi sappiamo, con certezza, che la relazione predisposta da Protezione Civile, necessaria al governo per dichiarare lo stato di emergenza non solo è ultimata, ma è anche stata inviata, da tempo, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – aggiunge il deputato di Fratelli d’italai – Sappiamo anche che Regione Lombardia potrà successivamente integrarla. Quindi manca la firma del presidente Draghi e il formale passaggio in Consiglio dei Ministri. Non voglio polemizzare sui ritardi, abbiamo tutti lavorato alacremente per dare risposte alla nostra gente. Ora vogliamo quella firma per ripartire”.

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