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Anziani accolgono la Locatelli con “Bella Ciao”. E lei: “Cantavano anche Jingle Bells”

Visitare un gruppo di anziani affetti da Alzheimer a un pranzo di Natale ed essere accolti con il canto partigiano “Bella Ciao” – oltre che con una certa freddezza.

Questo è quanto sarebbe successo ad Alessandra Locatelli, ex ministro per la disabilità e la famiglia, esponente di spicco della Lega di Matteo Salvini (oltre che ex vicesindaco e assessore del Comune di Como) in visita al gruppo Anziani Alzheimer, ospite ieri pomeriggio dello Yacht Club di Como.

La vicenda è stata segnalata da un membro del gruppo Facebook “6000 sardine Como” e tratteggiata con contorni a dir poco epici.


L’utente racconta non solo come la visita della Locatelli sarebbe stata male accolta da a un gruppo di anziani “che non l’ha voluta salutare” ma che addirittura un secondo gruppo avrebbe intonato il celebre canto partigiano che nelle ultime settimane risuona molto spesso nelle piazze italiane gremite di Sardine.

Locatelli, dal canto suo, corregge le proporzioni del racconto e spiega di essere stata ben accolta: “Hanno cantato ‘Bella Ciao’ ma anche tante altre canzoni di Natale e della tradizione come ‘Jingle Bells’ o ‘Romagna mia’ e io ho cantato con loro”.

L’ex ministro ha specificato di non aver intonato il canto partigiano e di aver ricevuto tante manifestazioni di affetto dal gruppo di anziani: “Una signora ha addirittura voluto che le regalassi la mia spilla della Lega con Alberto da Giussano”.

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6 Commenti

  1. Solidarietà alla Locatelli! Minchia, ‘sti vecchi demm… tutti a cantare Jingle bells, e checcaz…
    Fate l’albero e il presepe, e cantate.
    Cantate (che vi vedo eh?)

  2. Bene apprendo che i valori della resistenza e della liberazione dal fascismo non fanno parte dei quelli della Lega. Il dubbio c’era venuto ma ora è confermato dalle parole della Locatelli. Mala tempora currunt….

  3. E’ la prima volta che sento cantare “Bella ciao” tra i canti di Natale. Forse gli anziani volevano salutare anticipatamente l’uscita dell’Onorevole con un chiaro commiato “…bella, ciao!” Oppure stordita dall’inseparabile megafono, il distintivo l’ha lasciato alla nuova amica, ha confuso Bianco Natal con Bella ciao…. Oppure da navigata politica riesce a confondere le pernacchie con le trombe da stadio dei tifosi. Ho l’impressione che il “capitano” sta insegnando a navigare ai suoi prodi e alle sue prodi nei mari della propaganda….la politica è altro.

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