AGGIORNAMENTO DEL 7 GIUGNO: Le voci di rimpasto nella giunta Rapinese, netto l’assessore Cappelletti: “Assolutamente infondate”
Soffia (meglio: pare soffiare) aria di rimpasto nella giunta del sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Chiaro, siamo ancora ai rumors degli ottimamente informati. Ma cristallizzando i racconti delle nostre fonti, arrivati oggi, potrebbero profilarsi alcuni cambiamenti interni all’esecutivo cittadino. Ricordando come il primo e clamoroso sommovimento interno sia stato l’addio (per molti versi ancora oggi inspiegabile) all’assessore Ivan Matteo Lombardi che raccontò il suo punto di vista sull’inattesa e forzata estromissione qui: Lombardi a Rapinese: “Io ‘cellula tumorale’, le mie amicizie ‘dubbie’, la visione di democrazia. Qual è la mia colpa, Ale? Ingiusto rimuovermi”.
Ciò premesso, sembra che il primo cittadino sia a un passo dal potenziare la già potentissima assessora Nicoletta Anselmi (ricordate la zarina Elena Negretti con il sindaco Landriscina? Ecco, qualcosa di simile).
Responsabile di Personale, Comunicazione e Urp, Rapporti con il Consiglio, Tempi e orari della città, Anselmi potrebbe ricevere da Rapinese anche l’assessorato al Patrimonio, di cui il sindaco ha la titolarità. Inoltre, la delega al Commercio potrebbe essere sottratta all’assessore Michele Cappelletti, a oggi titolare anche di Partite Iva, Suap, Decoro Urbano e Protezione Civile.
Chi poi sarà l’erede di Cappelletti resta da vedere. Questo ci raccontano gli osservatori, spessissimo precisi, interni al Palazzo cittadino. Poi le cronache confermeranno o anche smentiranno e, ovviamente, ne daremo conto. Ma qualcosa sembra muoversi.
6 Commenti
Il gattopardo è uno solo, gli altri sono fuffa e folklore.
Anche cambiando qualcosa o qualcuno, non cambia assolutamente nulla.
Questi, compreso il Magnifico Sindaco, non mangiano il panettone
…immagino la fatica nel sfogliare curriculum alla ricerca di competenze.
giro di valzer al palazzo. un bel rimpasto a pochi mesi ????? come mai……… boh.
ma se invece rimpastassimo direttamente il “sindaco”?
Tranquillo, un anno è già andato. Poi ci penseranno gli elettori.