RADIO COMOZERO

Ascolta la radio
con un click!

Politica

Asilo Sant’Elia, sui 30 gradi è guerra atomica Maesani-Bella (che attacca e smentisce Terragni)

Scintille in consiglio comunale a Como nella serata di ieri, lunedì 29 aprile. A scatenare gli animi della consigliera Patrizia Maesani e dell’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Bella è stato il caso dell’asilo Sant’Elia.

Maesani infatti ha portato in consiglio la denuncia fatta dall’architetto Attilio Terragni. “L’asilo Sant’Elia era dotato di tende esterne e interne per regolare luce e calore che le ampie vetrate riflettono e negli ultimi anni i meccanismi che le regolano si sono rotti per cattiva manutenzione. L’anno scorso l’archivio Terragni ha segnalato il problema e le maestre sono costrette a utilizzare fogli e cartoni per schermare le vetrate. Brave le maestre, pessimo il Comune che non si cura della salute degli alunni e del decoro di un edificio storico”.

Quindi la consigliera aggiunge: “Il 4 marzo Terragni ha inviato all’ufficio tecnico un computo metrico con i dettagli dell’intervento: si tratta di un lavoro da 15mila euro per il rifacimento della parte meccanica e il ripristino delle tende nel colore originale. Dopo una mancata risposta da parte del Comune, l’architetto ha inviato foto del termometro all’interno della struttura che segnava il 27 marzo 30 gradi. Mi risulta che l’assessore Bella abbia accampato problemi con la Soprintendenza. Eppure la stessa avrebbe auspicato una più pregnante collaborazione del Comune con l’Archivio Terragni. E allora mi rivolgo a Mario Landriscina affinché intervenga in questo ennesimo caso di torpore municipale perché gli alunni rischiano con l’arrivo della stagione estiva di essere trasformati in bambini alla coque”.

Al duro attacco, l’assessore Bella non ci sta. “Sembra quasi che noi ci vogliamo disinteressare di beni di grande valore che questa città. Noi con Terragni stiamo dialogando da ottobre e abbiamo le specifiche da dicembre. Devo smentire le dichiarazioni che ha fatto alla stampa Terragni. Dice che esiste uno studio e che basta eseguire i lavori da 15mila euro. Si tratta invece di interventi di manutenzione straordinaria che pendono su quell’edificio da non meno di 7 o 8 anni. Il bilancio è stato approvato l’11 aprile, quindi le opere non potevano essere realizzate prima”.

Asilo Sant’Elia, 30 gradi all’interno. Ira funesta (con mailbombing) di Terragni: “Bella intervenga subito” 

Poi le parole che hanno acceso la miccia. “Nei prossimi giorni proseguiranno i contatti e ci attiveremo per sostituire le tende. Vorrei sottolineare però che l’attenzione dell’ufficio Lavori Pubblici è molto concentrata su una serie di problemi che richiedono il controllo di tutte le strutture dell’edilizia scolastica. Le tende sono una priorità come lo sono tantissime altre esigenze legate alla sicurezza dei luoghi scolastici”.

La risposta di Maesani non è mancata: “Mi parla di sicurezza nelle scuole: le hanno mandato una mail il 1 aprile con la foto di un termometro che segna 30 gradi. La sicurezza nelle scuole sta anche nella temperatura interna dove i bambini lavorano. Assessore Bella, non prendiamoci in giro. Se dobbiamo perdere tempo andiamo tutti a casa e non spendiamo i soldi dei cittadini con le sedute del consiglio comunale”.

Quindi la chiosa finale di Bella che, dopo mesi di silenzio e pacatezza, ha ruggito: “Io non ho dato del bugiardo a nessuno ma non voglio lo si dia a me. Abbiamo chiesto all’architetto Terragni di ridarci le specifiche, essendo lo specialista del settore ed essendo legato al Comune da un Protocollo d’intesa, e lo ha fatto il 10 marzo. Il bilancio è dell’11 aprile a seguire stiamo provvedendo rapidamente. I 30 gradi sono un disagio ma ci sono situazioni altrettanto difficili: a me non è che fa piacere tenere i bambini in un aula calda. Ho sollecitato più volte e non intendo passare per quello che non si preoccupa dei problemi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

2 Commenti

  1. Ottima Maesani pessimo il resto….Riprenderemo i rapporti…faremo …vedremo.Roba da burocratismo avverso alla somma urgenza,all’utilita Pubblica ,a tutto quanto comporti una banale firma dopo dovuto ed amorevole interessamento con competenza.

  2. Ho perso un giro. Il Comune di Como interviene solo dopo il secondo sollecito dell’Architetto Terragni? Siamo sicuri che le maestre e il personale dell’Asilo non avessero fatto presente ancora prima che le tende erano guaste? Ma i Lavori pubblici non dovrebbero assicurare la manutenzione?!? Dopo due anni è sempre colpa di quelli di prima?!?
    Senza le tende ci si può solo aggrappare sui vetri….e nulla più.

Lascia un commento

Potrebbe interessarti:

Videolab
Turismo