Sulle prime sembrava la più classica delle bufale dei finti beniformati cernezziani. La voce di corridoio che si gonfia la mattina per esplodere in una smentita verso l’ora di pranzo. Troppo clamorosa per essere vera.
Invece no.
Il consigliere Sergio De Santis, Fratelli d’Italia (promotore dell’ormai celeberrima Commissione Sicurezza che stra creando parecchi problemi a Palazzo) ha firmato la petizione “Alessandra Locatelli e Vincenzo Bella si dimettano da assessori di Como” promossa su Change.org.
Ne abbiamo scritto qui: “Troppe assenze e doppi incarichi”. Petizione (flop) per le dimissioni di Locatelli e Bella
“Certo che ho firmato – conferma De Santis – condivido il pensiero del vicesindaco, avere troppe poltrone è una cosa cattiva e ingiusta, chi ne ha tante deve mollare”. Sarcasmo pungente, rabbia.
Al consigliere non sono piaciute le dichiarazioni rilasciate oggi da Locatelli al Corriere di Como. Intervistata da Fabrizio Barabesi ha detto: “La commissione speciale mi sembra solo un espediente per dare una poltrona a qualcuno che vuole farsi pubblicità. Abbiamo già un assessore alla Sicurezza non vedo la necessità di un simile organismo”.
Tanto è bastato per scatenare la furia di De Santis che sulla commissione sicurezza sta giocando buona parte del mandato e dell’impegno da mesi. Dell’argomento infatti scriviamo già dal maggio scorso: Sicurezza, un anno senza assessore. Pronto lo sgambetto elegante: Commissione Speciale
Nelle ultime settimane il tema ha creato non poche fratture interne alla maggioranza . Clamoroso l’episodio che ha visto l’assessore alla Polizia Locale Elena Negretti (lista civica Insieme per Landriscina, vicinissima alla contraria per eccellenza al nuovo organismo, Alessandra Locatelli appunto) che durante – si perdoni il gioco di parole – la Commissione 1 chiamata a discutere della Commissione Sicurezza si è presentata d’improvviso e in pochi secondi, in una stanza immediatamente ammutolita, ha distrutto il sogno di De Santis.
PER APPROFONDIRE
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“Vorrei solo dire – ha affermato Negretti – che d’accordo con il sindaco e con gli altri assessori, stiamo pensando di avviare l’iter per inserire in questa commissione permanente il tema della sicurezza”.
Insomma, prima uno schiaffo, poi un altro. Così oggi De Santis ha dato il (primo?) colpo di reni. “Mi ha fatto arrabbiare quanto dichiarato dal Vicesindaco al Corriere di Como, mi ha dato fastidio perché ha dimostrato di non conoscermi, di non conoscere la mia storia umana e professionale (il consigliere, finanziere, della sicurezza ha fatto baluardo storico,Ndr). Locatelli deve fare come tutti i politici dovrebbero: scegliere un incarico e un territorio”. Quindi o Como o Roma? “Deve scegliere. A Roma siede in aula e fa parte della Commissione Affari Sociali. Bene una poltrona, bene anche due, ma la terza no!”
Infine una precisazione: “Ho firmato la petizione per la questione Locatelli poiché è stata offensiva nei miei confronti – evidenzia De Santis – mi spiace coinvolga anche Bella che è un caso diverso che per me non ravvisa alcun tipo di problema. Svolge il suo lavoro in aeroporto e altrettanto bene l’incarico di assessore”.
L’eco di una piccola firma – è certo – scatenerà un putiferio tra alleati già nelle prossime ore.
Un commento
Non scordiamo che Ledha Como, associazione di associazioni che si occupano di disabilità, ha promosso questa petizione per motivi tutt’altro che di partito: Locatelli vuole l’incarico di assessora ai Servizi Sociali senza farsene carico!
Da un anno e mezzo rimanda incontri e provvedimenti; e quando è proprio costretta si presenta con ore di ritardo.
La Consulta della disabilità non è ancora riuscita a convocarla da quando si è insediata come assessora. Sospettano in molti che, anche se ne avesse il tempo e le energie, non la convocherebbe comunque perchè la spaventa la partecipazione dei cittadini (un pochino fascistella?).
Recentemente ha annunciato che vorrebbe per Como il “disability manager”: uno stipendiato che le permetterebbe di continuare a essere assessora senza lavorare e gravando di un altro stipendio le casse del Municipio.
Ingorda?
I parlamentari intascano un quantitativo di euro che, sommato a tutti i benefit che vi si aggiungono, permette di considerare “spiccioli” i 1300euro netti degli assessori e i 2000euro netti del vicesindaco.
Possibile che abbia così poca stima di sé, al punto da non avere la dignità di dimettersi e lasciare ad altri un incarico che non riesce ad onorare?
Rimprovera, non a torto, l’amministrazione precedente per il “ponte della vergogna”, ma non si vergogna per quello che lei non fa.
Siamo in buone mani!!!!!