Ieri sera il consigliere comunale Alessandro Rapinese ha sollevato un nuovo caso in tema di nome del sindaco Mario Landriscina, dopo le clamorose vicende che hanno visto Gianluigi Rossi dimettersi anzitempo da Csu e Paolo Lanzara (ieri) lasciare il collegio dei revisori di Acsm Agam.
La questione sollevata da Rapinese riguarda il commercialista Vincenzo Rappa che nel giugno del 2018 venne coinvolto nell’inchiesta della Procura per il fallimento dell’Olmetto, l’azienda tessile di Maslianico.
Rappa è stato nominato dal sindaco nel collegio sindacale di ComoDepur per il triennio 2018/2020 come sindaco effettivo, per un compenso di 6mila euro annui.
Nomina che, al di là di ogni attuale valutazione di opportunità, era (ed è) regolare in base alla delibera di indirizzo approvata nel 2017 dal consiglio comunale per la scelta dei rappresentanti di Palazzo Cernezzi nelle società partecipate.
Ma ora emerge un dettaglio in più. Lo stesso professionista, infatti, il 27 giugno 2019 è stato nominato da Landriscina anche sindaco effetto di Spt Holding (la società che controlla al 51% Asf Autolinee e di cui il Comune di Como detiene il 41,70%). Compenso annuo, sempre 6mila euro.
Il caso, dunque, è doppio.
2 Commenti
Ragazzi, x favore, intervistate il Mario e chiedetene conto, non posso credere sia farina del suo sacco!
Con tutte queste nomine quando troverà il tempo per fare anche il suo lavoro?