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Butti, ‘vendetta’ su Paolo De Santis: “Vuole l’assessorato alle Attività economiche? C’è già”

Continua la polemica a distanza tra centrodestra e centrosinistra dopo il convengo organizzato da Barbara Minghetti la scorsa settimana allo Yacht Club. Dopo gli scambi pesantissimi in merito al discorso dell’ex presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, che aveva definito la Giunta Landriscina “la peggiore di sempre”, ora Fratelli d’Italia mette nel mirino l’imprenditore alberghiero Paolo De Santis.

Il motivo? L’invito di quest’ultimo a Minghetti a non creare, in caso di vittoria, un assessorato al Turismo bensì alle Attività Produttive. Oggi, con una lunga presa di posizione, arriva la replica dell’assessore Marco Butti, chiara fin dal titolo: “Quell’assessorato non deve essere inventato. Esiste e ha lavorato al servizio della città”.

Como, Paolo De Santis (imprenditore alberghiero) ribalta tutto: “No a un assessorato al Turismo”

La alleghiamo di seguito.

Nei giorni scorsi un illustre imprenditore comasco, nel dialogare con la candidata sindaco del centrosinistra, l’ha invitata ad istituire l’Assessorato alle Attività Economiche. Ebbene forse questo scivolone poteva essere evitato, non per rispetto del lavoro del sottoscritto, visto che in politica la critica prevale su tutto ma per tutti coloro che in Comune si sono adoperati all’Assessorato al Commercio, il tutto anche in stretta collaborazione con le associazioni di categoria.

Dinanzi a chi invoca un nuovo assessorato è importante un resoconto di quanto fatto. In questi anni abbiamo messo a disposizione importanti risorse per aumentare la competitività delle attività commerciali, per valorizzare il territorio e per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

L’Amministrazione ha predisposto tre importanti bandi. Il primo bando ha visto lo stanziamento di 96.000 euro per il rimborso a fondo perduto del 70% delle spese sostenute per l’ammodernamento o l’abbellimento degli spazi commerciali a favore delle attività situate in sette vie del centro e nel quartiere di Camerlata, misura che ha coinvolto ben oltre 94 attività promosse inoltre con l’organizzazione di 37 eventi in città. Abbiamo stanziato ulteriori risorse per il rafforzamento delle attività attraverso il secondo bando del 2019, ampliando non solo la somma erogata, oltre 150.000 euro, ma anche i soggetti e le aree che ne hanno beneficiato comprendendo anche la periferia.

La seconda edizione del bando è stata accompagnata con grande partecipazione anche dalla promozione e organizzazione di eventi speciali che hanno garantito, insieme al ritorno economico, anche un significativo ritorno di immagine per tutta la città come ad esempio l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia a Como, l’evento Shop in Como con il coinvolgimento eccezionale di oltre 71 vetrine, le due edizioni della Como Lake Cocktail Week che hanno avuto un grande successo, così come le altre iniziative che sono riuscite a valorizzare i moltissimi locali del centro e del nostro Lago.

Infine, il 2020, che più ci ha provati con l’emergenza sanitaria. Abbiamo reagito e agito in prima linea attraverso la proposta del terzo bando per sostenere tutte le attività che hanno sofferto duramente le chiusure prolungate aiutandole nella loro ripresa. Il nostro impegno è rivolto alla tutela e allo sviluppo delle attività commerciali presenti sul territorio e delle eccellenze comasche che fanno parte dell’identità della nostra comunità e contribuiscono ogni giorno con il loro lavoro allo sviluppo economico e sociale della città.

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9 Commenti

  1. Dalle parole del quasi ex Assessore Butti emerge la verità che tutti abbiamo sotto gli occhi: la giunta Landriscina e FdI hanno lavorato per i commercianti. Nessuna menzione né attenzione per gli artigiani, ad esempio, e tutte le altre tipologie di attività produttive. Le conseguenze sono evidenti: una città-negozio che si sta spopolando, attrattiva per i turisti e non più per i cittadini e le famiglie.
    E’ ora di votare chi è libero da affiliazioni alle varie lobbies, da una parte e dall’altra. Spazio a chi farà gli interessi dei cittadini e della città.

  2. Quando si punta tutto l’amministrare Como
    su una categoria o due – e lo si fa per i ritorni elettorali di poltrona – è naturale dimenticarsi della Città intera.
    È come quando si indossano dei paraocchi, il punto di vista si fa unilaterale e piccino piccino, finendo inevitabilmente per tagliare fuori tutto ciò che non vi rientra, e non interessa.
    E allora i tanti, altri e gravi problemi della Città (l’elenco lunghissimo è straconosciuto da tutti…) finiscono nel dimenticatoio, o in lista di attesa.
    Solo un voto alternativo a questo ristretto schema di potere, potrà ridare dunque a Como un chance di progresso. In caso contrario si resterà di nuovo al palo.

  3. Avete le ore contate, siete alla frutta.
    Potreste scegliere di uscire di scena con un briciolo di eleganza, magari saltare un giro per evitare figuracce, invece insistete.
    I comaschi non sono così idioti da rivotarvi.
    Adios

  4. Ma Paolo De Santis ha parlato di Assessorato alle Attività Economiche. Per l’Assessore Butti il perimetro di un Assessorato alle Attività Economiche è lo stesso di quello al Commercio? Interessante. E, secondo il Butti pensiero, le Associazioni di categoria dei commercianti rappresentano la totalità delle Attività economiche presenti in città? Interessante anche questo. E questa esternazione serve per far ricordare alle Associazioni di categoria dei commercianti tutto quello che è stato fatto solo per loro o per far notare alle stesse che con Minghetti perderebbero l’esclusività delle attenzioni? Mah….

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