Si era partiti con il fuoco sulla pelle, si è finiti con sorrisi e blindatura politica. Veloce e parabolica la cronistoria recente dei rapporti generali tra Lega e Fratelli d’Italia, ma soprattutto tra il vicesindaco Alessandra Locatelli e il consigliere meloniano Sergio De Santis.
Soltanto il 6 novembre scorso, Locatelli stroncava così la proposta ufficiale di Fratelli d’Italia e quasi sacra per De Santis – peraltro appoggiato pure da Forza Italia e da gran parte delle minoranza – di creare una Commissione speciale su Sicurezza e Legalità (a tempo e con presidente ad hoc): “La commissione speciale? – sbottò il vicesindaco – Un espediente per dare una poltrona a qualcuno”.
Ossia, proprio a Sergio De Santis, papabilissimo neopresidente. All’insinuazione, il consigliere rispose con l’artiglieria pesantissima. Dapprima firmando una petizione su Change.org che chiedeva le dimissioni della stessa Locatelli e del collega Vincenzo Bella perché troppo assenti dal Comune a causa di altri incarichi. Poi dichiarando testualmente: “Certo che ho firmato la petizione, condivido il pensiero del vicesindaco, avere troppe poltrone è una cosa cattiva e ingiusta, chi ne ha tante deve mollare”. Chiaro il missile a Locatelli, spesso a Roma perché deputata della Lega.
Ebbene, 28 giorni dopo – consiglio comunale di ieri sera – il sapore acido della polemica ha lasciato spazio a retromarce e sorrisi (certamente molto incentivati dal fatto che i leghisti e la Civica non hanno battuto ciglio quando l’assessore Franco Pettignano, “diseredato” da Forza Italia, si è dimesso per circa 3 ore salvo poi tornare in giunta sotto le insegne del partito di De Santis, Fratelli d’Italia).
Locatelli dunque, quasi a rincuorare il consigliere per l’evidente difficoltà della giravolta impostagli dall’alto con l’addio alla Commissione speciale e alla sua eventuale presidenza, ha tenuto ad esprimere anche fisicamente la propria vicinanza a De Santis con un breve ma significativo colloquio durante la seduta, in maniera ben visibile a 360 gradi.
Poi, il vicesindaco ha preso la parola in proprio per tornare anche sulla famosa frase della poltrona, di fatto neutralizzata nel suo significato originario e diventata anzi un messaggio indiretto a Forza Italia (video integrale sotto): Se commissione sarà, non sarà né speciale, né temporanea né tantomeno con un nuovo presidente. Di sicurezza e legalità si occuperà soltanto un organismo già esistente, punto.
Con tanti saluti alle ambizioni originarie di Fratelli d’Italia e alla firma dei forzisti sulla delibera partorita in origine proprio da De Santis che chiedeva l’organismo speciale. Documento, peraltro, da cui le sottoscrizioni dei meloniani sono sparite (quasi) in una notte, lasciando sola Forza Italia.
E’ la politica, bellezza.