Una delegazione di genitori del movimento contro la chiusura delle elementari di via Perti e della materna di via Volta a Como si è staccata dalla manifestazione di questa sera nel cortile antico del Comune (qui il racconto) e ha raggiunto l’area consigliare poco prima che i lavori dell’assemblea partissero, forse nella speranza di essere ascoltata dal sindaco Alessandro Rapinese come accaduto lo scorso 25 settembre. Successivamente alle dichiarazioni preliminari, in cui i consiglieri di minoranza hanno contestato trasversalmente la chiusura degli istituti, ha preso parola il primo cittadino rispondendo alle critiche. Dopo pochi minuti i genitori si sono alzati, evidentemente indispettiti, e hanno raggiunto nuovamente i manifestanti.
Così tra cori (“democrazia”) e applausi hanno spiegato ai presenti quanto accaduto:
E ancora:
Intanto le minoranze hanno chiesto con un documento unitario che sia organizzato un consiglio comunale aperto sul tema della riorganizzazione delle scuole:
Como, clamorosa protesta delle famiglie in Comune: candele accese contro la chiusura di 8 scuole
6 Commenti
Poveretti !!! Non hanno niente da pensare….
La decisione presa…certo sig. Ra Lulù. Ma con che criterio? Investendo cosa per i futuro della nostra città? La realtà è che ” l’ uomo forte ” è la soluzione più semplicistica, ma a quale prezzo? Per fortuna siamo in democrazia, democrazia pagata caro prezzo dai nostri nonni e questi capetti che si credono evidentemente delle divinità, devono confrontarsi e rispondere ai propri cittadini. Se non altro perché sono quelli che pagano loro gli stipendi.
Ma cosa c’è da dire ancora ? Basta ! La decisione è stata presa.
A mi scusi, quindi giusto subire scelte scellerate basate su bugie, dati smentiti e grossolani calcoli? I bambini non sono pacchi e il centro storico non deve diventare un centro commerciale o un resort di lusso.
Si metta il cuore in pace. Viviamo in un paese dove è necessario fare delle scelte. Grazie a Dio amministra un Sindaco che ha le palle per farle. Scelte fatte, e che ne prendessero atto e non rompessero più i maroni.
Beh la decisione è stata presa ma domani potrà essere cancellata tramite la giustizia amministrativa… tanto il sindaco, ormai, ci è abituato!
Un conto è sbraitare contro i partiti “brutti e cattivi”, un altro saper governare alla guida del proprio partitello locale a immagine e somiglianza e in questi due anni e mezzo non si può dire che si sia data una grande immagine di capacità do governance, anzi…