Sull’incandescente discussione del Regolamento di polizia urbana, che sta spaccando il centrodestra e alimentano nuove e inedite intese maggioranza-opposizione, interviene oggi la lista Civitas con una lunga nota che pubblichiamo di seguito.
In questi giorni in consiglio comunale a Como è in scena un film mai visto prima: per dirla con le parole sussurrate da una consigliera di minoranza, “siamo finiti su Scherzi a parte!”.
Il dibattito sulla bozza di regolamento di polizia urbana in consiglio ha, infatti, mostrato come approssimazione, pressapochismo coniugati con ostinazione e protervia abbiano preso il sopravvento sul buonsenso e il buon governo.
Quello che stiamo osservando è un’incapacità di abitare i processi politici e sociali che genera situazioni incomprensibili e inaccettabili per chi li osservi con un minimo di obiettività.
Intanto la maggioranza che conoscevamo non esiste più. Questo è un dato di fatto che si concretizza nell’accordo tra una parte della ex- maggioranza, esclusa Forza Italia, e la lista Rapinese, ufficializzato da una comunicazione, mai smentita, dell’assessore Negretti durante una riunione della ex-maggioranza (alla quale il sindaco o non era presente o era distratto) e confermata da un’intervista dello stesso Rapinese pubblicata il 2 giugno.
Ogni schema è quindi saltato in nome di tatticismi che ignorano ciò che davvero sta a cuore ai cittadini.
Noi, tuttavia, non ci vogliamo limitare alla sola presa d’atto della voglia della lista Rapinese di continuare a mantenere in vita sia questa maggioranza sia quel mostro che è il regolamento di Polizia Urbana presentato dall’assessora Negretti.
Né ci sorprende il fatto che siano oggi stampella dell’assessora quegli stessi che, pochi mesi fa, ne chiedevano le dimissioni per incompetenza, perché conosciamo il bisogno spasmodica di vantare un risultato (qualsiasi) da parte di chi vuole così compensare la poca incisività della propria azione politica di questi due anni.
Per quanto attiene il merito, infatti, nostra determinazione è rinnovare il giudizio negativo nei confronti di questo regolamento che, anche alla prova degli elementi portati nel dibattito grazie agli emendamenti, appare ogni giorno di più approssimativo e fuorviante, svelando, a tratti, elementi di incompetenza.
La questione della regolamentazione della pesca, portata alla ribalta grazie a tre emendamenti di Civitas, non ne è che l’ultimo esempio: il contrasto con le norme regionali (di rango superiore) e la pretesa di dettare regole su proprietà del demanio (diga di Sant’Agostino) si aggiungono ai dubbi già avanzati sulla legittimità di talune scelte e sulla stessa modalità di approvazione del regolamento, come già proposto in forma di pregiudiziale.
Ci sentiamo poi in dovere di ripetere, ancora una volta che questo regolamento, ammesso che trovi la luce, sarà a rischio di impugnazione.
Questa vicenda, insieme alle questioni di Via Perti, dei cassonetti e ad altre che avremo modo di chiarire nei prossimi giorni, restituisce un’immagine realistica e cruda dello stato di salute della maggioranza e del grado di efficienza della sua azione amministrativa.
Ma Como si merita che costoro restino alla guida della Città?
3 Commenti
Effettivamente a volte sembra di essere su “scherzi a parte”. Il giorno che riusciranno a concluderne una senza la “lingua di fuori”, si festeggerà per tutta la città…ovviamente non in Piazza Martinelli, ecc.ecc….
Como meritava forse la vostra di Giunta?
Questo non si può sapere visto che non hanno partecipato alla giunta e non sono stati al governo di questa città