La serata di consiglio comunale in gran parte dedicata al caso di via Del Dos ha avuto un altro momento decisamente teso, dopo l’intervento del sindaco Alessandro Rapinese che ha ribadito in via probabilmente definitiva che Colisseum non otterrà alcuna deroga oltre il 31 luglio. E’ accaduto quando dapprima la consigliera comunale del Pd Patrizia Lissi, seguita poi a ruota dal collega della Lista Minghetti, Vittorio Nessi, hanno chiesto di interrompere la seduta per un incontro del sindaco con i rappresentanti di Colisseum che erano giunti a Palazzo Cernezzi per assistere al consiglio.
“No mi dispiace – ha risposto in prima battuta il presidente del consiglio comunale, Fulvio Anzaldo – abbiamo già dedicato molto tempo a questo argomento, il sindaco e la dirigente hanno relazionato all’aula e sul punto siamo stati chiari. Dobbiamo andare avanti a lavorare”.
Dai banchi dell’opposizione si è levata qualche rimostranza di Lissi e Nessi, con quest’ultimo che ha ricordato come in passato fosse stata una prassi interrompere la seduta per permettere incontri tra il sindaco o gli assessori e gruppi di cittadini.
La parola allora è passata direttamente al sindaco Rapinese, che sulla richiesta di fermare i lavori dell’assemblea e incontrare Colisseum è stato nettissimo: “Un po’ irrituale ma non mi tiro indietro. La risposta è no”.
A quel punto è stato il consigliere del Pd Stefano Legnani, già ex presidente del consiglio comunale ai tempi del sindaco Lucini, a tornare alla carica su Anzaldo: “La decisione è del presidente, non del sindaco. In passato la prassi ha visto sospendere la seduta per ascoltare le mamme ai tempi del punto unico di cottura, i residenti di Civiglio dopo la frana, i residenti che protestavano per il nuovo rondò di viale Giulio Cesare. Si è sempre fatto per incontrare fuori dall’aula i cittadini che portavano in Comune un problema o un disagio, era la prassi”.
Ma ancora una volta, Anzaldo ha chiuso la porta: “L’interpretazione ultima spetta a me e la sospensione non viene concessa perché il tema è stato trattato esaurientemente”. A quel punto, i lavori sono ripresi secondo l’ordine del giorno già fissato.
13 Commenti
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L’aveva detto il Rapi subito dopo l’elezione: “PARTITI SPARITI, DISCORSO CHIUSO!”.
E chiuso vuol dire chiuso!, partiti ormai rottamati; e quindi chiuse le mozioni di minoranza, le contestazioni, le proteste, i punti di vista alternativi, ecc. ecc.
Insomma: “Soffrite in silenzio!”
Rapinese e Anzaldo hanno ragione: ampie motivazioni sono gia’ state date e il Pd intende soltanto buttarla in caciara. Poche chiacchiere e si vada avanti a lavorare.
Sinceramente non capisco la coerenza di chi denuncia x anni lo stato disastroso di una struttura e poi vuole tenerla aperta ad ogni costo. Se fossi genitore di una persona disabile me ne guarderei bene dal far frequentare una struttura in quello stato, piuttosto insisterei perché vengano fatti gli interventi al più presto per limitare i disagi… ma una piscina puntellata!?!?…. e se un giorno crollasse e qualcuno restasse ferito o peggio?…. poi con chi ce la prenderemmo?….
Meno male che c’è sempre Gioele che ha qualcosa da dire di qualunque cosa che si tratti, che sa tutto di tutti e che spiega a noi comuni mortali cosa si deve fare e cosa no. Ma va a ciapà i ratt Gioele !!!
Sinceramente non è ammissibile che una questione importante, ma non totalizzante, debba ingessare da mesi il dibattito e le forze di governo. Si rendono davvero poco credibili, i gestori.
Il duo RapinAldo parte con il piede giusto nell’idea di proporsi come tandem supremo…peccato che molto raramente, sia stata rifiutata una pausa per un incontro in sala stemmi. Ricordo ai tempi del sindaco Bruni e di Mario Lucini che l’opposizione era solita stracciarsi le vesti una simile richiesta fosse respinta. Una volta ci provo Mario Pastore e, per fortuna l’allora opposizione si ribellò
Rapinese sbaglia ma l’opposizione fa una figura meschina chiedendo OGGI un incontro….dopo che pure loro prima se ne sono fregati.
Sappiate che state sul palco del tema disabilitá.
Dove rivolgi lo sguardo ed ascolti vengono i brividi.
Tirate magari fuori i soldi (28 milioni in cassa al Comune) e trovate quel compromesso che consenta la prosecuzione della meravigliosa attivitá esistente con un piano lavori che possa essere portato a compimento col minor disagio possibile, lavorate di notte se serve.
Certo bisognerebbe avere un minimo di conoscenza del tema disabilita e coraggio……
Questo pensa che spetti a lui ogni decisione e sorpassa il Presidente del Consiglio sulla proposta di sospendere la seduta.
Forse 12 anni di opposizione non sono stati sufficienti ad imparare le regole.
Avanti tutta pifferaio !!! Mario+ , prima di parlare informati su tutto quello che è successo in via del Doss. Colisseum è stato il primo a dire tempo fa che la struttura non era più idonea, e adesso cosa vuole?? A fatto un ricorso ha bloccato la gara d’appalto, mi sembra che se la canta e se la suona da solo….
Delirio di “onnipotenza” del pifferaio. E siamo solo all’inizio.
Delirio di chi? Cioè il sindaco legge delle lettere di Colisseum al comune in cui si parla di rischio di infortuni (o peggio) per gli utenti e il
Sindaco sarebbe un pifferaio? Colisseum fa un esposto in procura e pretende di bere un caffè con il sindaco? Provate a denunciare il vostro vicino di casa e poi chiedetegli un incontro! Vedrete la reazione!
Un esposto è una segnalazione all’autorità giudiziaria che non necessariamente è riferita a reato. Quindi non è né una denuncia né una querela. In ogni caso l’esposto è successivo al rifiuto di un incontro nel quale probabilmente Colisseum avrebbe presentato le proprie proposte al Sindaco che avrebbe potuto, se avesse ritenuto opportuno, non accettare argomentandone le motivazioni. L’incontro non gli costava nulla allora e francamente neppure adesso.