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Politica

Como, Borghi (Lega) e Italia Viva (con malizia più ampia) all’assalto polemico di Rapinese sul caso Martinelli

Se la norma vuole che siano i trambusti delle maggioranze di governo a fare notizia, a Como, almeno in queste ore, la logica si sta invertendo dentro e attorno Palazzo Cernezzi.

Una sorta di mini-assalto alle opposizioni – forse tutte, a leggere bene – è in corso da parte di Lega e Italia Viva.

Nel mirino non c’è soltanto la lista “Rapinese Sindaco”, che ha recentemente perso il consigliere Paolo Martinelli per dissapori con il leader e candidato sindaco Alessandro Rapinese. In particolare i renziani, con una grafica decisamente pungente, sembrano allargare il campo delle critiche.

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Sul caso Martinelli è stato il deputato e consigliere comunale di Como Claudio Borghi (Lega) a puntare la sua arma socal di massa, ossia Twitter (118mila follower).

“A Como – ha cinguettato Borghi – la maggioranza sarà litigiosa ma anche l’opposizione non è male, la principale lista di opposizione perde un consigliere all’anno”. Non proprio vero: dal 2017 a oggi, prima di Martinelli, soltanto Ada Mantovani aveva lasciato il gruppo.

Ma, come si accennava, ancora più affilata è stata la presa di posizione di Italia Viva Como, peraltro grande protagonista del fine settimana scorso con l’incontro Alberto Gaffuri-Maurizio Traglio-Matteo Renzi.

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“Dopo Mantovani anche Martinelli lascia Rapinese – è il testo della grafica studiata ad hoc e diffusa su Facebook – Anche in opposizione regna il caos. Merita questo la città di Como?!”.

Poi il testo a corredo: “La maggioranza è divisa e litigiosa. L’opposizione perde pezzi. Questi schieramenti in consiglio comunale non sono adatti a governare la città di Como. Per fortuna mancano ancora pochi mesi”.

Colpisce, però, l’apparente significato più ampio di “opposizione” e “schieramenti in consiglio comunale” inadatti al governo del capoluogo. Chissà che il messaggio, in realtà, non avesse destinatari più ampi vista anche la volontà di Italia Viva di creare uno schieramento riformista, liberale e di pieno centro assieme ai calendiani di Azione e a +Europa.

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4 Commenti

  1. Non è vero che l’opposizione perde i pezzi. Mantovani e Martinelli sono rimasti all’opposizione. È la Lista Rapinese che perde i pezzi. Il ragazzino ribelle che litiga con gli amichetti a cui vuole troppo bene, è il copione che Rapinese si è ritagliato nella tragicommedia della politica cittadina. Ben diverso è il ruolo di candidato Sindaco. La sola ambizione personale non è sufficiente. Per fare il Sindaco bisogna avere molte qualità prima fra tutte un’eccellente leadership. Quella che serve per non farsi abbandonare da tutti durante il proprio mandato. Rapinese, per il bene Suo e della cittadinanza, dovrebbe dare prova di maturità e fare un passo indietro.

  2. Sicuramente Como non merita gente che governa e ha governato la città negli ultimi decenni, sappiamo tutti l’inutilità e i danni causati e non c’entra molto l’appartenenza politica, quanto a Renzi meglio sorvolare. Spero che in futuro i Comaschi siano molto più attenti alle persone più che alle lusinghe e promesse che non verranno mantenute.

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