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Centro migranti, nasce il fronte di Cdx: “Resti aperto”. I medici: “Chiusura, nessuno ha avvisato”

Io non sono quello che apre l’armadio, io sono quello che indica l’armadio“, diceva qualcuno. E’ esattamente quanto ha fatto, con indubbia astuzia politica, Alessio Butti.

Il deputato comasco di Fratelli d’Italia, scatenando la furia dell’alleato padano, ha contestato apertamente l’annunciata chiusura (celebrata in pompa magna dal Carroccio) del centro migranti di via regina.

A dar fuoco alla polveriera, in primis, un’intervista rilasciata al quotidiano La Provincia e a seguire il dibattito che, per centri concentrici, si è allargato a tutti i media locali (qui) con polemica a distanza del sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni.

Conoscendo da qualche anno la forma-mentis dell’onorevole vien difficile pensare si sia trattato di boutade, di dichiarazioni non ragionate. Viceversa Butti ha chiaramente segnato un solco, dove ora cominciano a convogliare – fuori e dentro i partiti – i malumori del (centro)destra comasco.

Da Forza Italia, l’ex assessore Sergio Gaddi non lesina accuse. “Tutto ha un limite  anche la propaganda”, tuona puntando chiaramente il dito contro la Lega.

“Como – aggiunge -da anni ha un evidente problema con l’emergenza freddo, lo scorso inverno ho sostenuto l’apertura della stazione San Giovanni per i senzatetto, figuriamoci se posso dirmi d’accordo con la chiusura del centro di via Regina”.

Secondo Gaddi “Non si può fingere che problema non esista, la politica seria, in una città seria affronta le questioni. Non avere un centro di accoglienza per le marginalità è incivile. L’idea di Butti di tenerlo aperto e allargarlo a tutti i senzatetto è assolutamente condivisibile”. Altra questione “è la gestione delle politiche migratorie. Qui si stanno esasperando i problemi per convenienza politica: una cosa ripugnante. La Lega dovrebbe essere felice di avere un problema risolto, invece no, chiude il Centro, così tra qualche settimana si troverà centinaia di persone in strada con l’inverno in arrivo”.

Sempre da Forza Italia un altro secco no alla chiusura arriva dal consigliere comunale Enrico Cenetiempo. “Parlo a titolo personale – dice – il centro di via Regina fa comodo perché diventi anche un ricovero per senzatetto in vista dell’inverno. Chiuderlo non ha assolutamente senso in questo momento”.

Voce storica della destra cittadina, Paolo Mascetti ex vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali. “Non faccio politica attiva dal 2012 – spiega – ma nei miei 14 anni ai Servizi Sociali ho sempre avuto una linea precisa: intervento umanitario dove le Leggi e Le Convenzioni Internazionali lo prevedono, massima fermezza poi con chi non ha diritto. La stessa posizione ho mantenuto come presidente dell’Associazione Comasca Per la Cooperazione, di cui peraltro fa parte anche il Comune: agiamo direttamente nei paesi a rischio emigrazione, integrando progetti di sviluppo economico e sociale sul posto”.

Premesso questo, “Devo dire che conosco bene le difficoltà del freddo. Oggi ci sono 29 gradi, un’anomalia e non ci accorgiamo che tra pochi giorni le temperature caleranno drasticamente. Nel corso degli anni Como ha sempre avuto strutture di accoglienza molto aleatorie”. Viceversa il Centro di Via Regina: “Ha funzionato benissimo sul fronte sicurezza e sanità, come medico voglio ricordare il grande impegno del mio Ordine”.

Insomma, la chiusura non ha senso. “E’ una struttura collaudata le cui funzioni vanno allargate dai migranti ai senzatetto che non sono solo stranieri ma italiani e comaschi. Ricordiamo il dramma dei papà separati. Per questo mi schiero con Alessio Butti. Poi terminata la prossima emergenza freddo discuteremo di tutto, ci vuole buon senso anche se como dovrebbe avere un centro aperto tutto l’anno. Smantellare ora con il problema in arrivo è cosa incomprensibile”.

Intanto, pur nella piena diplomazia che li caratterizza, i medici dell’Ordine di Como non nascondono qualche amarezza. In primis perché “Nessuno ci ha avvisato della chiusura, non una comunicazione, non una chiamata”, spiega il presidente Gianluigi Spata.

Così come volontari, Croce Rossa e Associazioni, i medici dal giorno dell’apertura garantiscono copertura sanitaria. “Il centro è servito sotto il profilo medico – spiega – intanto perché le persone ospitate all’interno hanno un nome e un cognome e poi perché il controllo della salute è stato una garanzia per queste persone e quindi per tutta la città”.

“Che via Regina fosse il posto giusto dove aprire è un discorso che non ci compete. Io non so come andrà in futuro ma dubito che l’ondata di migranti sia finita, magari non si riproporrà come nell’estate 2016 ma non possiamo saperlo. In città ci sono moltissime persone, cosa fanno? Chi le segue? Con la chiusura del centro aumenteranno e la politica dovrà occuparsene. Il centro è stato un punto di riferimento e penso sia davvero servito. Non ci fosse stato le cose sarebbero andate molto diversamente”.

Intanto in questi minuti Fratelli d’Italia ha diffuso una nota durissima: 

“A seguito delle accuse di incoerenza e di dare spiegazioni in merito alle modifica delle nostre posizioni  lanciate dall’onorevole Nicola Molteni vorremmo ricordare che FDI è stato il primo partito a chiedere il blocco navale (proposta bocciata dalla Lega) e l’introduzione del reato di integralismo islamico.

In relazione alla nostra protesta nel dicembre 2016, per l’apertura del campo di via Regina, precisiamo che tutta la città espresse dubbi e preoccupazioni a fronte del comportamento dell’allora Prefetto che aprì il campo senza dare spiegazioni in merito all’ingresso, ai presidi pensati a favore della tutela dell ordine pubblico da attuarsi nel quartiere di San Rocco.

Dato che ora nessuno, tantomeno il ministero dell’Interno, è in grado di garantire che non si verifichino nuove emergenze migratorie (aspettiamo il blocco navale) a breve e preso atto del numero elevato di senza tetto, anche italiani, che potrebbero trovare ricovero in quella struttura, abbiamo chiesto di verificare con molta attenzione ogni futura decisione inerente la chiusura della stessa.

Questo è lo stato delle cose. La coerenza è altra cosa rispetto alla demagogia di certe posizioni miranti unicamente al consenso elettorale immediato e che  hanno solo partorito lo scempio di San Francesco. Noi siamo per la soluzione dei problemi e non intendiamo polemizzare con chicchessia. Se l intervento del Ministro è finalizzato a tagliare i costi del campo di via Regina  allora si chiudano tutti i centri. Ricordiamo che Fratelli d’Italia chiede che il campo venga utilizzato sopratutto per le decine di senza tetto italiani che dormono sotto i portici della città.La nostra posizione sarà sempre per soluzioni praticabili e di buon senso a tutela della cittadinanza, dell’ordine pubblico e non da ultimo della salute di tutti. Trattasi di buonsenso non di peloso buonismo

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