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Como, con il rimpasto poche donne in giunta. Il Pd va dal prefetto: “Legge non rispettata”

Non lasciano correre i consiglieri comunali del Pd la decisione della Giunta Landriscina di non rispettare le quote rosa e annunciano di voler andare fino in fondo: “Stiamo per presentare una segnalazione al Prefetto di Como che faccia tutte le verifiche del caso e gli chiederemo di far rispettare la legge. È a rischio la stessa Giunta”. Il tema è, per ora, il rimpasto in corso che di fatto ha abbassato da 4 a 3 gli assessori donna a causa delle dimissioni di Amelia Locatelli.

Lo annunciano Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Gabriele Guarisco, consiglieri comunali del Pd, assieme a Tommaso Legnani, segretario cittadino, ribadendo quanto già detto nella seduta dell’altra sera.

“Facciamo presente ancora una volta che l’art. 1, comma 137, della legge 56/2014 ha previsto che nelle Giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3mila abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40% – aggiungono i dem – Ciò significa che Como, capoluogo di provincia e città di 84mila abitanti, non sta rispettando la normativa. E proprio in virtù del fatto che non si tratta di un paese di piccole dimensioni, è impensabile che non ci sia la possibilità di trovare una donna disponibile a entrare in Giunta”, proseguono gli esponenti del Pd”.

“Per questo abbiamo deciso che, di fronte al circo cui abbiamo assistito nell’ultima seduta di consiglio e negli ultimi giorni, poiché, pagliacciate a parte, non viene neanche rispettata la legge, è giusto che il rappresentante del Governo centrale sul territorio verifichi la situazione”, concludono.

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Un commento

  1. Vero che la legge non viene, al momento, rispettata ma una opposizione seria al posto di andare dal Prefetto (come da ragazzini quando si andava dalla mamma) dovrebbe, a mio parere, avere il coraggio di dire forte e chiaro che quella legge non ha nessun senso.
    Il tutto, lungi da me il pontificare l’attuale giunta e i suoi membri.
    Io credo che per ricercare il bene pubblico, questo dovrebbe essere l’obiettivo della politica, bisogna ricercare le figure migliori per ogni ruolo (in tal caso gli assessori) a prescindere siano essi uomini, donne, transessuali, cani, gatti, …
    Purtroppo, quando si vuole sparare a tutti i costi contro il nemico, si perde di vista il senso di quello che si dice e fa

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