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Dormitorio, molto tavolo per nulla. Landriscina però garantisce: “Offerti soldi e un edificio”

Primo consiglio comunale del 2020, sala consiliare rinnovata, argomenti vecchi. Il sindaco Mario Landriscina ieri sera, 20 gennaio, è infatti intervenuto di fronte all’aula per fare il punto sul tavolo di lavoro messo in piedi per dare un nuovo dormitorio permanente alla città, come chiesto dal consiglio comunale lo scorso luglio con l’approvazione a maggioranza della mozione traversale presentata dalle consigliere Barbara Minghetti (Svolta Civica), Patrizia Lissi (Pd) e Patrizia Maesani (ai tempi Gruppo Misto, poi dimessasi dall’assemblea a settembre).

Insomma, sono passati sei mesi e la questione è ancora materia di puro confronto.

“Dalla nutrita compagine che era stata individuata all’inizio, quando abbiamo cercato adesioni ai diversi livelli della società civile e delle associazioni che si occupano di queste persone, il gruppo si è notevolmente ristretto – ha spiegato il sindaco – sono state poste delle domande per capire l’entità delle disponibilità in campo e man man questo ha un po’ diradato coloro che si erano resi disponibili all’inizio”.

Quindi il primo cittadino ha proseguito: “Oggi la situazione in breve è questa. Di soggetti che hanno reso disponibile potenzialmente un bene esterno all’amministrazione comunale ce n’è uno, Asst Lariana. Soggetti che si sono resi disponibili a mettere dei finanziamenti – chiedo scusa se non faccio i nomi ma è una questione delicata – sono un paio che propongono cifre sulla dimensione delle decine di migliaia di euro. Con tutti questi soggetti abbiamo discusso l’ultima volta pochi giorni fa”.

Si è allora passati al dunque? Landriscina ha spiegato: “E’ stato quindi individuato un soggetto che farà da coordinamento del tavolo. Provvedimento, da intraprendere nel minor tempo possibile, è arrivare alla conclusione dell’emergenza freddo. Poi dove posizionare cosa, per quante persone. C’è un gruppo a questo tavolo che sta lavorando serratamente in attesa che…’In attesa che’ vuole dire che molte perplessità sono state sollevate in maniera costruttiva dal tavolo stesso, non dall’amministrazione comunale”.

Quindi il sindaco ha spiegato: “Il tavolo sta lavorando su cosa fare nel brevissimo periodo. Ci sono persone che si stanno occupando dei potenziali immobili, altre che devono dare una forma giuridica a questa joint venture perché un conto è decidere di mettere una quota economica, un conto è pensare di sostenere nel tempo un’azione che richiede denaro costantemente. Poi ci si sta impegnando per intercettare delle risorse per ristrutturare l’eventuale bene. Il tavolo è unico ma si è diviso per affrontare le diverse tematiche”.

E ha concluso: “A breve verrà chiuso il tavolo della partecipazione perché abbiamo posto dei paletti forti: ci dai il sostegno economico? Ci dai un sostegno in ambienti e cubature oppure uno di percorso e di volontari ricchi di saperi?”.

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Un commento

  1. ma quante parole si possono dire senza dire nulla ? Maestro il nostro Sindaco … bastava dire “non abbiamo fatto nulla, per questo come per gli altri mille problemi che attendono soluzioni” e meno male che ci sono gli esperti al lavoro, che hanno scisso il problema in tre per trovare soluzioni più organiche e quindi più rapide.
    però quello che si deve sottolineare che per risolvere il problema bisogna trovare un privato che mette a disposizione un suo immobile, un altro o lo stesso che mette a disposizione i fondi necessari … FACILE NO ? e sì perchè il comune non ha soldi o meglio li ha ma non sa spenderli e se li tiene nel cassetto … incredibile !!! eppure sono anche offesi perchè tutti gli danno addosso. ma mollare ?

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