Durissima Nota diffusa oggi dai consiglieri comunali del Partito democratico. Il tema riguarda la volontà del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, di voler modificare il regolamento dell’assemblea. Tra le varie novità contestate una spicca su tutte, accusano i dem: “Ciliegina sulla torta è quella che si può definire modifica “ad personam”; verrà introdotta la possibilità di revocare, anche senza giusta causa e a semplice maggioranza, il presidente di una commissione consiliare; norma evidentemente pensata per la consigliera Tocchetti, presidente della commissione quarta, “rea” di essere passata nel gruppo di Forza Italia”. Trovate qui tutti gli articoli che hanno raccontato lo scossone politico alla maggioranza del sindaco.

Ecco quanto scrivono i consiglieri di minoranza:
Con un’accelerazione priva di qualsiasi urgenza, Rapinese, dopo avere modificato lo Statuto del Comune, intende modificare anche il regolamento del Consiglio Comunale.
Tutte le modifiche sono finalizzate a ridurre le possibilità di intervento delle minoranze; verranno infatti ridotti i termini di preavviso per la convocazione del Consiglio Comunale e delle Commissioni, verrà anticipato il termine per la presentazione di eventuali emendamenti alle proposte di deliberazioni, l’ammissibilità delle interrogazioni sarà valutata dal solo Presidente, che è espressione della maggioranza e che diventerà anche l’unico soggetto che deciderà sull’eventuale interpretazione del regolamento in caso di dubbi.

Ciliegina sulla torta è quella che si può definire modifica “ad personam”; verrà introdotta la possibilità di revocare, anche senza giusta causa e a semplice maggioranza, il presidente di una commissione consiliare; norma evidentemente pensata per la consigliera Tocchetti, presidente della commissione quarta, “rea” di essere passata nel gruppo di Forza Italia.
E’ evidente l’obiettivo di impedire o limitare il diritto/dovere di controllo che la legge affida alle minoranze. Il Sindaco considera peraltro ormai il Consiglio Comunale come un fastidioso ostacolo alle sue unilaterali decisioni che non possono essere messe in alcun modo in discussione; quindi meglio limitarne il più possibile l’autonomia e la possibilità di intervento.
I recenti viaggi in Cina e Turchia, dove le opposizioni non possono esistere o vengono messe a tacere, evidentemente devono avere ispirato il primo cittadino.
I consiglieri comunali del PD Patrizia Lissi, Stefano Legnani, Stefano Fanetti ed Eleonora Galli.