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Como, Fratelli d’Italia e la solidarietà in questura: “Forze dell’ordine baluardo di democrazia”

Questa mattina, la delegazione di Fratelli d’Italia guidata dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessio Butti e composta dal presidente provinciale Stefano Molinari, il consigliere regionale Anna Dotti, il coordinatore cittadino di Como Sergio Zauli, il coordinatore cittadino di Cantù Christian Gabelli, il presidente del circolo di Erba Paolo Corbellini e il portavoce e coordinatore provinciale di Gioventù Nazionale Emanuele Marone ha visitato la Questura di Como per esprimere solidarietà alle Forze dell’Ordine. Ad accogliere il gruppo di politici, il vicario del Questore, Paola Capozzi.

Un appuntamento nato dopo le polemiche per i giovanissimi manganellati a Pisa – sui cui espresse sconcerto anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – e dopo il tentato assalto da parte di un gruppo di autonomi a un’auto della Polizia, a Torino.

“Nel pieno di un’epoca in cui tutti rivendicano diritti, è opportuno riflettere sul ruolo cruciale delle Forze dell’Ordine, che rappresentano un baluardo di democrazia e sicurezza pubblica: nel corso dell’incontro si è infatti sottolineata l’importanza di rispettare sia i sacrosanti diritti, sia i doveri che derivano dalla libertà di cui godiamo – si legge nella nota diffusa da FdI Como – Nell’esprimere solidarietà alle autorità della Questura, la delegazione di FdI – che è stata accolta dal Vicario del Questore Paola Capozzi – ha denunciato la pericolosa campagna di delegittimazione delle Forze dell’Ordine, evidenziando il sacrificio e la dedizione con cui gli Agenti affrontano quotidianamente la criminalità organizzata garantendo l’ordine pubblico, nonostante le continue aggressioni e denigrazioni subite”.

“Altro che attacchi, le Forze dell’Ordine meritano gratitudine. È sufficiente ricordare quanto accade in Val di Susa, nelle piazze più calde delle nostre città a ogni manifestazione degli antagonisti o fuori dagli stadi – ha afferma il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti – quanto successo nelle ultime ore a Torino, dove un mezzo della Polizia che trasferiva un pregiudicato è stato letteralmente assaltato, è l’ennesimo segnale di allarme. Chiariamo: se un operatore delle Forze dell’Ordine sbaglia è giusto che ne risponda alle autorità competenti, come peraltro accade normalmente – è stato l’unico riferimento indiretto alle manganellate di Pisa – Ciò detto, chi indossa una divisa e tutela di cittadini perbene e garantisce l’ordine pubblico, spesso in condizioni difficili e con scarsa gratificazione economica, merita rispetto, solidarietà, aiuto concreto e gratitudine. La nostra visita di oggi è un piccolo ma significativo segno in questa direzione”.

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10 Commenti

  1. premesso che sarà chi di dovere a valutare eventuali eccessi, chi commenta contro le forze dell’ordine è evidentemente avvezzo al non rispetto delle regole (come partecipare ad una manifestazione non autorizzata e tentare di sfondare un posto di blocco). Ne è la prova la manifestazione di una settimana dopo, regolarmente autorizzata ed in cui non è successo nulla di nulla. Ora aspetto i commenti delle stesse persone in merito all’assalto della volante della polizia a Torino o contro il supermercato di Milano

  2. I commenti illuminati gia’ si sprecano, io mi chiedo perche’ quelli che hanno assalito la vettura della polizia non sono stati fermati tutti, e se qualcuno ci informera’ del proseguo…
    Le immagini tanto discusse del prima delle manganellate le ha pubblicate Belpietro solo il giorno dopo, poi sparite, come mai in un mondo dove circola sui social anche quello che farebbe bene a non circolare sono state censurate??? se poi dobbiamo essere ipocriti……

    1. “io mi chiedo perche’ quelli che hanno assalito la vettura della polizia non sono stati fermati tutti, e se qualcuno ci informera’ del proseguo…”

      Intendi ci possa essere stata qualche mancanza?

      Domande lecite, ma devi girarle alle forze dell’ordine “baluardo di democrazia” e ad Alessione nostro, visto che ne incensa sempre e comunque il lavoro.

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