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Attualità, Politica

Como, il ‘no’ della Consiglio alla mozione per Pro Vita. Dal Parlamento Europeo, Fidanza (FdI): “Vile, questi civici dalla parte sbagliata della storia”

Torna alle cronache il consiglio comunale di ieri sera a Como. A scatenare il voto con le opposizioni del consigliere di Maggioranza Milo Casati (qui il racconto) una mozione del capogruppo di Fratelli d’Italia, Lorenzo Cantaluppi che segnalava come nei giorni precedenti Natale sia “stata realizzata la violenta scritta ‘provita morto non obbietta’ su un immobile di proprietà comunale nella zona di San Giuseppe” (ne parlavamo qui). Questa per capirci:

Il documento dunque ricordando come “non ci siano state prese di posizione politiche di alcun esponente di questo consiglio” ed evidenziando come “atti simili possono essere precursori di altri ben più gravi” impegnava sindaco e giunta a “condannare le minacce di morte all’associazione Pro Vita e Famiglia”. Quindi il voto e la bocciatura con i voti della maggioranza. Così oggi arriva una durissima nota a firma dello stesso Cantaluppi e di un nome di peso di Fratelli d’Italia Capodelegazione di al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza, che scrive:

Come se non fosse abbastanza il silenzio dell’Amministrazione in seguito alle minacce ricevute dall’Associazione, ieri sera, la maggioranza ha perso un’altra occasione per prendere posizione contro chi utilizza un linguaggio violento per cercare di mettere a tacere chi la pensa diversamente. Quello di ieri sera è l’ennesimo gesto vile che colloca, ancora una volta, questi “civici”, come amano definirsi, dalla parte sbagliata della storia: strizzano l’occhio a chi vuole morti i pro-life pur di raccattare qualche voto dagli estremisti, è vergognoso!

Poi interviene Cantaluppi:

Sono restato sconcertato dal voto espresso dal gruppo di maggioranza, unanimemente, ad eccezione del consigliere Casati, contrario alla condanna delle minacce perpetrate ai danni della Onlus Pro Vita e Famiglia. Nella mozione non si entrava nel merito delle battaglie portate avanti dall’associazione, bensì si chiedeva una censura rispetto alla scritta apparsa a Como nei giorni di Natale “Pro vita morto non obietta”, gesto che si somma ai numerosi atti intimidatori e alle aggressioni rivolte ai danni di Pro Vita e dei suoi appartenenti. Minacce e violenze non si discutono, si condannano!

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6 Commenti

  1. Fidanza la parte giusta della storia non credo sia negare e bandire comportamenti sociali e usi accettati dalla popolazione.
    Credo, al contrario, che la parte giusta della storia sia la Francia che inserisce il diritto all’aborto in costituzione

  2. Polemica talmente cervellotica da far quasi sorridere: una scritta sul muro di 3 mesi da diventa leva per dare dei vili a chi “non condanna” la scritta sul muro ! Già prima facevano poco , adesso non hanno più nulla da inventarsi per far vedere di esistere.

  3. Rapinese da sempre più fastidio e fa paura a chi per decenni ha ridotto la città nelle pietose condizioni che tutti vedono. L’attuale sindaco dà ancora più fastidio perché i suoi voti saranno decisivi al prossimo ballottaggio. Si cerca quindi di preparare il terreno per ibdebolirlo il più possibile. È tutto studiato e mutuato da quello che accade in Italia dal 1992. Oltre 32 anni di guerra feroce per il potere che la ex balena bianca con una legge kamikaze del 1994 ha deciso che tutti gli italiani diventassero da un giorno all’altro di destra o sinistra.
    Una legge elettorale che ha eliminato il centro, i moderati e ha creato una spaccatura sempre più grande e pericolosa nel paese.
    Una legge elettorale folle che ha distrutto la dialettica e soprattutto ha impedito lo sviluppo della democrazia parlamentare per favorire sempre più la concentrazione dei poteri e la loro polarizzazione in tutti i campi.
    Una legge elettorale che ci sta portando alla totale dipendenza della politica dalle corporazioni che sono sempre più organizzate e potenti.

    1. Non ho ben capito, in questa invettiva, che cosa c’entra il Sindaco che “fa paura (?) a chi per decenni ha ridotto la città nelle pietose condizioni che tutti vedono”, visto che se c’è uno che polarizza, e che sicuramente non sta nel cosiddetto “centro moderato”, è lui.

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