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Como, il sindaco chiude la scuola e scatta il presidio: “Mobilitazione senza bandiere contro un errore gravissimo”

Scatta un primo momento di mobilitazione a Como dopo l’annuncio del sindaco Alessandro Rapinese e dell’assessore Nicoletta Roperto di voler chiudere la scuola di via Sinigaglia. Ad annunciare un presidio è Fratelli d’Italia.

“Sabato mattina, alle ore 11:00, si terrà un presidio davanti alla scuola primaria di via Sinigaglia per manifestare in modo pacifico e civile contro la decisione dell’amministrazione comunale di chiuderne le porte – si legge nella nota – Sarà una mobilitazione senza bandiere e senza simboli di partito, aperta a tutti: genitori, residenti, insegnanti, personale scolastico, associazioni, partiti e semplici cittadini. Un appuntamento che nasce dal basso e che ha un obiettivo chiaro: difendere un presidio educativo e sociale che da decenni rappresenta un punto di riferimento insostituibile per l’intero quartiere”.

“La chiusura della scuola di via Sinigaglia sarebbe un errore gravissimo – proseguono da Fratelli d’Italia Como – con ricadute negative non solo sugli studenti e sulle famiglie coinvolte, ma sull’intera comunità comasca. Non si tratta di un semplice edificio, ma di un luogo che custodisce memoria, identità e futuro della città”.

“Invitiamo dunque tutti i comaschi che non condividono la politica di chiusura del sindaco a partecipare numerosi al presidio, per far sentire la propria voce e ribadire insieme che una scuola vale più di qualsiasi autosilo”, conclude l’annuncio.

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