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Attualità, Politica

Como, il sindaco su Etv è pesantissimo con le minoranze: “Analfabeti, alle elezioni spero di prendere il 100% dei voti per non avere queste opposizioni”

Alcune ore fa tutti gli organi di informazione locali hanno ricevuto una Nota dei gruppi di opposizione in consiglio comunale a Como che si sono uniti per contestare il modus operandi circa l’atto politico più importante di ogni amministrazione, cioè il  Documento Unico di Programmazione.

Ne parlavamo qui: “Sindaco e giunta si sono rifiutati di rispondere. Presentiamo 98 interrogazioni”.

Azione forte, anzi fortissima, ma certo non nuova nella dialettica d’aula a qualsiasi livello amministrativo e di governo. In assoluto, niente di inventato ma certo qualcosa di significativo.

Chi frequenta il Cernezzi ricorda bene gli anni dell’amministrazione del sindaco Stefano Bruni quando, per esempio, un politico di lunghissimo corso come Donato Supino, all’opposizione, per portare le decisioni della giunta e della maggioranza a livello di trattativa, si presentava con decine e decine e decine di emendamenti in aula (questa volta si tratta di interrogazioni ma il senso è lo stesso).

Ebbene, l’atto delle minoranze non è affatto piaciuto al sindaco in carica, Alessandro Rapinese. Lo riporta questa sera Espansione Tv in un servizio a firma della giornalista Anna Campaniello.

Il primo cittadino ha rilasciato dichiarazioni pesantissime a proposito del Dup e dell’iniziativa che ne è seguita: “Non è assolutamente vero che non abbiamo risposto alle minoranze perché volevamo tenere segrete informazioni – ha detto al Tg – la realtà è che abbiamo a che fare con analfabeti che per il secondo anno di fila non capiscono tre righe semplici del regolamento del consiglio comunale”. Cioè, riporta sempre il Tg: “Mi riferisco all’articolo 57 comma 3, che dice testualmente che durante le richieste di chiarimenti si possono fare domande solo su interpretazioni del testo”.

Tecnicismi a parte, ha poi parlato di “pochezza” delle minoranze che “vogliono solo fare caciara”.

E poi la dichiarazione finale, con un peso politico non irrilevante: “Mi auguro alle prossime elezioni di prendere il 100% dei voti in maniera tale da non avere opposizioni di questa natura”. Se per gli addetti ai lavori la campagna elettorale è iniziata già da qualche mese, adesso è chiaro a tutti come il voto 2027, almeno politicamente, sia dietro l’angolo. E i toni possono solo infiammarsi di più.

(Qui l’articolo completo e il servizio di Etg).

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Como, tutte le opposizioni unite: “Sindaco e giunta si sono rifiutati di rispondere. Presentiamo 98 interrogazioni”

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