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Migranti, Forza Italia spalanca le porte all’opposizione. Tufano: “Chiudere via Regina non ha senso”

Funziona bene, anzi: benone.

La “mozione dello scorpione” da furba pietra (autodeflagrante) gettata in uno stagnetto troppo statico sul tema (e in un’imbarazzante assenza di visione) agisce lenta ma genera cerchi concentrici sempre più grandi, apparentemente non arrestabili.

La prima vera, unitaria, studiatissima azione finemente politica delle forze d’opposizione nel Cernezzi sta facendo il suo dovere.

I fatti (già ampiamente raccontati qui): quattro gruppi di opposizione in Comune hanno depositato un documento che chiede di non chiudere il centro migranti di via Regina a fine anno, come invece annunciato dal sottosegretario all’Interno, il comasco Nicola Molteni (Lega, manco a dirlo).

Il documento – siglato da Pd insieme con Svolta Civica, Civitas e Cinque Stelle (assente la lista “Rapinese Sindaco”, che storicamente sul tema è fortemente collocata a destra – invita il sindaco Mario Landriscina “ad attivarsi presso le competenti autorità centrali e periferiche del Ministero dell’Interno e con la rete cittadina dei soggetti assistenziali, del volontariato e del terzo settore affinché il campo di accoglienza allestito sul terreno di proprietà comunale in via Regina Teodolinda sia mantenuto, perlomeno in maniera temporanea, sia come presidio nella gestione dei flussi migratori diretti oltre frontiera, sia come risorsa a supporto dell’assistenza alle persone senza fissa dimora presenti a Como”.

Così le forze di maggioranza nel Palazzone si agitano, si muovono tra whatsappate compulsive e telefonate nervose. “C’è dibattito”, si sarebbe detto un tempo.

Molto chiara la posizione di Fratelli d’Italia che con il capo supremo, il deputato Alessio Butti, solo qualche giorno fa ha espresso posizione non fraintendibile: “Chiudere il centro di via Regina può avere delle conseguenze non positive – aveva dichiarato Butti  al quotidiano La Provincia – Lo dico senza alcuna polemica. Sta arrivando l’inverno, non vedo perché si debbano montare le tende quando a Como esiste già questa struttura, decentrata, gestita bene dalla Croce Rossa”. Il gruppo consiliare dopo la mozione non si è ancora espresso ma, sicuro, lo farà a breve.

Dopo Butti è arrivato un ex assessore. L’azzurrissimo come il cielo di una berlusconiana primavera, Sergio Gaddi. “Non avere un centro di accoglienza – ha detto –  per le marginalità è incivile. L’idea di Butti di tenerlo aperto e allargarlo a tutti i senzatetto è assolutamente condivisibile” (qui).

A seguire anche l’ex vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, volto plasticamente iconico della destra cittadina, Paolo Mascetti che su via Regina ha, tra l’altro, detto: “E’ una struttura collaudata le cui funzioni vanno allargate dai migranti ai senzatetto che non sono solo stranieri ma italiani e comaschi. Ricordiamo il dramma dei papà separati. Per questo mi schiero con Alessio Butti” (qui).

Così, dopo il deposito della mozione, ecco che Forza Italia interviene con il capogruppo in consiglio, Antonio Tony Tufano. “Chiudere il Centro adesso non ha senso. L’idea è che la struttura di via Regina diventi anche un ricovero per i senzatetto in vista dell’inverno”. Ulteriore atto di un asse geneticamente non prevedibile su un tema tanto etico (e, sicuro, furbescamente studiato anche per mettere una cucchiaiata di sale sulla coda del Carroccio).

Due soluzioni in una. “Bisogna – è il Tufano ragionamento – mantenerlo per i migranti che ne hanno diritto (e sia chiaro che ne hanno diritto solo dopo controlli e accertamenti precisi) e per tutti i senzatetto si troveranno a dormire in strada durante l’inverno”.

Già perché dopo la chiusura del Servizio Emergenza Freddo, tradizionale in primavera (riaprirà il prossimo 3 dicembre grazie ai volontari), decine di persone si sono radunate sotto i portici dell’ex chiesa di San Francesco, scatenando un infinito dibattito pubblico (qui le cronache).

“E’ impensabile non avere a Como un centro di accoglienza per le marginalità – aggiunge il capogruppo – per questo, ribadisco deve essere allargato ai senzatetto. Sono in linea con quanto detto da Gaddi Butti e Mascetti”.

Sullo specifico della mozione, punta di piedi politica ma nemmeno troppo. “Non ci esprimiamo subito, dobbiamo studiarla e poi decideremo. Ma se il senso è condivisibile perché non aprire alle opposizioni? Su certi temi maggioranza e minoranza non esistono, ci vuole senso istituzionale, civile. Se sarà da correggere o integrare tratteremo e si arriverà a una soluzione”.

La Lega non starà a guardare. Ci son poche certezze in politica ma questa è inossidabile.

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4 Commenti

  1. Ecco il segno di demarcazione tra un partito serio come Forza Italia e un aggregato di furbetti senza visione politica come questa nuova lega (senza nord). E peraltro non ci vuole un pensiero politico così alto per capire che se chiudi il centro di via regina ce li troviamo tutti in strada, a svantaggio loro e di tutta la città. Avanti così Antonio!

  2. perfetto, con questa dichiarazione Forza Italia scomparirà in quanto da elettore di F.I. mi impegnerò a non votarli più e a non farli votare, andiamo avanti in questa maniera che è la strada giusta per chiudere i battenti

    1. Ciò non toglie che la scelta di chiudere via Regina non ha senso.
      I politici devono avere una visione razionale. Non bisogna farsi prendere in giro da chi ripete slogan stupidi sapendo che con solo questi i problemi peggiorano.

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