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Como, Nessi e tutti i gruppi di opposizione presentano un esposto al Prefetto: i motivi e il testo

L’opposizione al completo ha condiviso e presentato tramite il consigliere Vittorio Nessi (Svolta Civica) un esposto al prefetto di Como contestando la gestione del consiglio comunale di Como. Al centro del documento, l’ordine di messa all’ordine del giorno – e dunque di discussione e votazione – di una serie di documenti legati al Bilancio, a detta delle minoranza con un iter del tutto irrituale e portato avanti nonostante le obiezioni. Di seguito, il testo integrale dell’esposto.

Il sottoscritto Vittorio Nessi, consigliere comunale del Comune di Como, in proprio e in nome dei seguenti consiglieri di minoranza del Consiglio Comunale di Como, Barbara Minghetti, Luca Vozella, Stefano Fanetti, Patrizia Lissi, Eleonora Galli, Stefano Legnani, Elena Negretti, Alessandro Falanga, Giordano Molteni che concordano sul contenuto del testo, osserva quanto segue.

Il Consiglio Comunale è stato convocato per il giorno 14 dicembre 2023 per deliberare, tra l’altro, sul seguente ordine del giorno: Presentazione, esame ed approvazione della nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione (Dup) 2024 – 2026 e del bilancio finanziario del triennio 2024 – 2026 e relativi allegati. Com’è noto la normativa vigente prevede che al bilancio di previsione siano allegate le deliberazioni che determinano le variazioni dei tributi locali e che il piano delle alienazioni costituisca parte integrante e sostanziale del DUP – sezione operativa – “ai sensi del principio contabile n. 4/1 allegato al D.lges. n. 118/2011 e s.m.i”.

Senonché, la proposta di deliberazione non comprendeva la deliberazione consigliare di approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Nel testo della proposta, infatti, la data di approvazione del provvedimento da parte del Consiglio Comunale è stata lasciata in bianco comparendo solo la data di approvazione dello schema di delibera da parte della Giunta Comunale – delibera n. 413 del 27.11.2023, (Doc. 1). Lo stesso dicasi per il provvedimento di approvazione della modifica dell’addizionale comunale IRPEF in relazione al quale, nel testo, si dà atto che lo stesso è stato approvato dalla Giunta comunale in data 10/11/2023 ma con provvedimento di approvazione del Consiglio comunale in bianco (DOC. 1).

Al proposito si ricorda che le deliberazioni con le quali sono determinati, per l’esercizio successivo, tra l’altro, le aliquote di imposta, e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali e per i servizi locali devono essere allegati al bilancio di previsione. Lo stesso testo della proposta di delibera dà atto che “al medesimo risultano allegati i documenti previsti dall’art. 172 del D. Lgs. n. 267/2000”.

Il consigliere comunale Stefano Legnani aveva eccepito tempestivamente l’irritualità della procedura osservando come la discussione della proposta di bilancio, che fa necessariamente riferimento per le entrate alle decisioni sull’addizionale IRPEF e sulle alienazioni, è stata effettuata prima che le delibere fossero approvate e quindi costituissero un dato certo. Replicavano sia il presidente del Consiglio avv. Fulvio Anzaldo, sia il segretario generale aggiunto dott. Valentino Chiarion sostenendo, sostanzialmente, che le delibere di approvazione dei due documenti sarebbero state presentate al Consiglio per l’approvazione solo dopo la discussione e ciò sia per una non meglio precisata “economicità” dei tempi di approvazione e sia per prassi consolidata dell’amministrazione.

Il consigliere Legnani documentava, per tutta risposta, che almeno nei cinque anni precedenti, il Piano delle alienazioni e le deliberazioni riguardanti le eventuali variazioni di reddito non erano mai state approvate dopo la presentazione, l’esame e la discussione della proposta. In particolare, elencava le date di approvazione dei documenti propedeutici come meglio di seguito riportato:
– Bilancio 2023 – piano alienazioni approvato il 28 novembre 2022, riduzione Irpef approvata il 12 dicembre 2022, bilancio approvato il 20 dicembre 2022 ;

Negli anni precedenti nessuna riduzione Irpef:
– Bilancio 2022 – piano alienazioni approvato il 13 dicembre 2021, bilancio approvato il 19 maggio 2022 ;
– Bilancio 2021 – piano alienazioni approvato il 10 marzo 2021, bilancio approvato il 3 maggio 2021;
– Bilancio 2020 – piano alienazioni approvato il 25 novembre 2019, bilancio approvato il 9.3.2020;
– Bilancio 2019 – piano alienazioni approvato il 1 aprile 2019, bilancio approvato il 11.4. 2019.

Nella replica il vice segretario aggiunto non forniva dati che potessero sostenere la dedotta prassi ed affermava che anche in passato la proposta di deliberazione era stata trattata in due fasi, quella della presentazione e della discussione e quella dell’approvazione. Tale circostanza corrisponde certamente al vero ed è prevista dal punto 9.3.1 del principio contabile concernente la programmazione di bilancio che consente la trattazione in due momenti allo scopo di consentire la presentazione di emendamenti ma non autorizza la presentazione e la discussione della proposta di bilancio in mancanza delle delibere di consiglio che ne costituiscono il presupposto. Le delibere in questione sono state approvate dal consiglio solo nella serata del 18 dicembre 2023 solo dopo l’esame, le richieste di chiarimento e la discussione della proposta di deliberazione del bilancio. I consiglieri, quindi, si sono trovati a discutere di un documento incompleto per effetto del ritardo nell’approvazione delle relative delibere e di cui non conoscevano il testo definitivo.

Tanto si comunica per quanto di competenza nell’ambito dei poteri di vigilanza e intervento delle autorità destinatarie dell’esposto. Si chiede di essere tenuto al corrente circa l’esito della segnalazione.
Como, 20 dicembre 2023
Vittorio Nessi

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4 Commenti

  1. Ma i Fratellini? Hanno deciso di allargare la maggioranza in linea con il sostegno al Rapi durante il ballottaggio, e forse già al primo turno?

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