Dopo che, settimana scorsa, Alessandro Rossi (Giovani Democratici di Como) ha mandato una lettera al sindaco Alessandro Rapinese accusandolo di non sapere nemmeno dell’esistenza di giovani in città, si è aperta una polemica diretta con il primo cittadino che, rispondendo, si è difeso dichiarando di aver lavorato per scuole e centri sportivi (qui la cronaca).
La risposta dei giovani Dem non ha tardato ad arrivare: “Quello di cui parla il sindaco non sono politiche giovanili. Non ha nemmeno idea di cosa siano”. Anche i Giovani di Forza Italia, con una lettera ironica e dura, hanno sottolineato la totale inesistenza di impegno per i giovani da parte dell’amministrazione comunale. E mentre si apriva lo spazio per una partita condivisa, anche Azione ha rincarato la dose, aggiungendo il proprio contributo nella bocciatura del sindaco e sottolineando l’esclusivismo della città, ridotta sostanzialmente a grande piazza per Spritz.
Ora i movimenti giovanili dei tre partiti uniscono le forze per un obiettivo comune: “Como – si legge nella nota congiunta diffusa oggi e firmata da Alessandro Rossi per i GD, Filippo Mandaglio per Forza Italia Giovani e Alessandro Canova per gli Under 30 di Azione – ha bisogno di una Consulta Giovani. Per un obiettivo come questo si deve far squadra indipendentemente dalle innegabili distanze”.
L’intenzione è dunque di portare avanti un lavoro condiviso per richiedere al Comune questo spazio di rappresentanza e inclusione. “Se pensa che sia inutile – concludono – ce la faccia fare e non combineremo nulla…”.